È stata necessaria una interrogazione in Commissione Agricoltura del deputato L’Abbate (M5S), depositata il 29 gennaio, per togliere dall’impasse il corso per allenatori professionisti galoppo, fermo da tempo e sbloccatosi poi il 7 febbraio
Una vicenda che attendeva risposta da agosto 2013 e che, finalmente, giunge a buon fine. Da 6 mesi, infatti, i 30 partecipanti al corso di allenatore professionista per il galoppo attendevano che il dipartimento interessato del Mipaaf, che disponeva di tutta la documentazione relativi agli esami, tramite i suoi responsabili desse il via agli esami. Il corso, per la prima volta nella storia dell’ippica italiana, si è tenuto in Sardegna ed è stato a costo zero per le casse ministeriali.
L’iter formativo ha visto, difatti, la collaborazione di esperti e professionisti del settore ed il coinvolgimento della Regione Sardegna che ha messo a disposizione i locali e, grazie al versamento delle quote degli aspiranti, poi, sono stati coperti i costi relativi ai docenti ed al materiale di studio. Con una interrogazione in Commissione Agricoltura, il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) chiedeva al Ministero di sbloccare la situazione per permettere ai futuri allenatori professionisti di iniziare a lavorare nel galoppo. Oggi giunge la risposta del sottosegretario Giuseppe Castiglione che, però, ripercorre in realtà il comunicato rilasciato dallo stesso dipartimento competente del Mipaaf in data 7 febbraio che comunicava le due sessioni in Sardegna (25 e 26 febbraio) e presso il Mipaaf a Roma (25-27 marzo, 1-3 e 8-9 aprile).
“Sapevamo già da quasi due mesi dell’uscita dalla fase di stallo per il corso allenatori professionisti galoppo, ma ci fa comunque piacere ricevere una formale risposta, seppur in ritardo, da parte del Ministero dell’Agricoltura – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – Per fortuna è stato sufficiente presentare una interrogazione parlamentare per sbloccare una situazione che si protraeva da 6 mesi. Nonostante l’ippica venga affossata, giorno dopo giorno, da dieci anni a questa parte, ci sono ancora persone che credono in questo settore e che, spinte dalla passione, cercano di raggiungere i propri traguardi e sogni. Con un’ippica sempre più a pezzi, sarebbe stato davvero incredibile – conclude L’Abbate – non permettere la degna conclusione di questo iter formativo, scongiurando possibili ripercussioni negative per l’intero comparto”
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