Continua anche a Gennaio il trend negativo per la
disoccupazione in Italia. Le politiche di governo dell’ultimo periodo non ha
avuto i frutti sperati. Fare cassa con i lavoratori in attesa di pensione non
ha portato gli esiti sperati, pochi i posti di lavoro che si sono resi
disponibili e molti i settori che non riescono a dare spazio a i giovani. Ci
dirigiamo diritti verso un’ecatombe che scoppierà nei prossimi anni, all’orizzonte
migliaia di pensionati ed una riduzione drastica della forza lavoro e
contributiva. Entrate ed uscite dell’INPS non potranno mai arrivare alla
situazione di equilibrio di bilancio. Pensioni per i giovani verso un orizzonte
la cui alba non si vedrà mai. Il sistema pubblico ha fallito il suo programma a
lungo termine ed occorre una chiara inversione di tendenza. Occorre passare il
guado attraverso una libera scelta del sistema pensionistico senza nessuna
obbligatorietà per il sistema pubblico e con un sistema di assicurazioni simile
al modello USA. Un sistema simile ad un boumerang che ha nei fatti ha portato al collasso i consumi degli
italiani e la conseguente chiusura di migliaia di medie e piccole imprese che
hanno dovuto licenziare migliaia di dipendenti.
Valutando i dati dell’ISTAT di Gennaio 2014 notiamo che su una
popolazione di circa 65 milioni di
abitanti in Italia (Pensionati,Bambini ed altro) gli occupati sono 22 milioni 259
con una diminuzione dell'1,5% su base annua (-330 mila). Il tasso di
occupazione, pari al 55,3%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini
congiunturali e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima.Il numero di
disoccupati, pari a 3 milioni 293 mila, aumenta dell'1,9% rispetto al mese
precedente (+60 mila) e dell'8,6% su base annua (+260 mila). Il tasso di
disoccupazione arriva al 12,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al
mese precedente e di 1,1 punti nei dodici mesi. Considerando le età i
disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 690 mila. Il tasso di incidenza di forza lavoro disoccupata
tra i 15-24 anni è pari all'11,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto
al mese precedente e di 0,8 punti su base annua. Il tasso di incidenza di
disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la
fascia dei giovani è pari al 42,4%,
in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti
nel confronto tendenziale. Il numero,invece, di individui inattivi tra i 15 e i
64 anni diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (- 45 mila unità) e
dello 0,1% rispetto a dodici mesi prima (-9 mila). Il tasso di inattività si
attesta al 36,4%, in calo di 0,1
punti percentuali in termini congiunturali ma in aumento di 0,1 punti su base
annua. In pratica nella fascia del lavoro giovanile i dati sono allarmanti non
lavora quasi nessuno e il trend a 10 anni non lascia speranze per una possibile
pensione.Stiamo creando un futuro popolo di disoccupati?
Di Maurizio Cirignotta
Nessun commento:
Posta un commento