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mercoledì 30 aprile 2014

Canonizzazione Papi. Jivanmukta Swami Ganapati: "Una testimonianza del dialogo interreligioso con il Vaticano"


ROMA, 30 aprile 2014 - "La cerimonia della canonizzazione ha confermato che la vera apertura significa restare fermi nelle proprie più profonde convinzioni, pur rimanendo aperti alla comprensione di quelle altrui". E' questo in sintesi il pensiero che Armondo Linus Acosta, conosciuto come Jivanmukta Swami Ganapati, esprime dopo aver partecipato a Piazza San Pietro, alla cerimonia di Canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII, il 27 aprile 2014.

Ganapati, tra i maggiori leader religiosi mondiali e già ospite in Vaticano, su invito di Papa Francesco il 19 e il 20 marzo del 2013, ha sempre sostenuto l'importanza del consolidamento e dell'ampliamento del dialogo interreligioso con il Vaticano.
"L'antica tradizione Siddha Yoga - sostiene Ganapati - si sposa perfettamente con la Canonizzazione di questi due grandi Papi, che nel corso della loro vita hanno incarnato l'amore e la fede nella maniera più alta, nel rispetto di tutti i popoli della terra, continuando a ispirarci e illuminarci nella nostra vita quotidiana".

"Papa Giovanni Paolo II ha reso pubblicamente noto il suo interesse verso tutti i percorsi religiosi", continua Ganapati - "Per questa ragione incontrai il cardinale Francis Arinze in Vaticano proprio per parlare di questioni interreligiose".

La presenza di Swami Ganapati alle cerimonie di Canonizzazione testimonia il costante scambio e l'interazione avuta nel corso degli anni con il Vaticano.

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