La Cia commenta i dati diffusi dall’Istat relativi al 2013: la situazione economica degli italiani resta critica, tanto che l’85% cerca di eliminare ogni eccesso o spreco sulla tavola mentre il 59% ammette di tagliare per primo pranzi e cene al ristorante. Volano i discount e sempre meno famiglie (il 23%) continuano a “puntare” sulla marca.
La riduzione del potere d’acquisto degli italiani continua a riversarsi direttamente nel carrello alimentare, con un calo della spesa per il cibo che sfiora il 12 per cento rispetto ai livelli pre-crisi (dai 129 miliardi del 2007 ai 114 miliardi del 2013). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat diffusi oggi.
La situazione economica del Paese è così critica che oggi un italiano su due continua a comprare solo l’essenziale -sottolinea la Cia- con il risultato che nell’anno le vendite alimentari sono crollate sia nei supermercati (-1,3 per cento) che negli ipermercati (-1,9 per cento), restando in territorio positivo solo nelle cattedrali del “low-cost” (+1,6 per cento). D’altra parte, oggi sono 6,5 milioni di famiglie che dichiarano di fare regolarmente la spesa nei discount pur di risparmiare, mentre solo il 23 per cento continua a guardare alla marca come un elemento decisivo per l’acquisto.
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