Lo “Sportello dei Diritti”, è stata tra le prime associazioni in Italia a denunciare l’assurda moda diffusa rapidamente tra i giovani nota con l’apparente innocuo nomignolo di «NekNomination».
In realtà si tratta di una sorta di sfida alcolica che i giovani si lanciano attraverso i social network mettendo alla prova la propria resistenza agli alcolici, birra su tutti, sino allo stremo.
Ed ora per Facebook sembra sia arrivata la prima denuncia. Sono stati i genitori della piccola Rhiannon Scully, di appena nove anni d’età, a rivolgersi alle autorità dopo che la bimba era stata ricoverata in ospedale e sottoposta ad un lavaggio gastrico dopo aver bevuto una combinazione di vodka e whisky.
È stata la madre della ragazzina che ha chiesto a Facebook di rimuovere i video di questo “gioco”, mentre gli inquirenti britannici starebbero già indagando per la morte di quattro persone associate a questa pratica.
La madre di Rhiannon ha lanciato un appello chiedendo l’immediata rimozione di ogni contenuto video di questo tipo dichiarando espressamente che: «i video del NekNomination dovrebbero essere vietati per proteggere i bambini».
Un appello che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilancia anche in Italia rivolgendosi ai responsabili del social network.
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