COLOSSEO: PER IL PREMIER RENZI IL MONUMENTO NON RIENTRA TRA I BENI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI TUTELATI DALLA LEGGE 349/86
RENZI DEPOSITA IN CASSAZIONE INTERVENTO CONTRO IL RICORSO DEL CODACONS E A FAVORE DI TOD'S
Con un atto di intervento depositato in Corte di Cassazione il Premier Matteo Renzi, attraverso l'Avvocatura di Stato, si schiera apertamente a favore di Diego Della Valle nella vicenda dei lavori di restauro del Colosseo.
La cosa davvero singolare – spiega l'associazione – è che nel motivare l'intervento contro il ricorso del Codacons, la Presidenza del Consiglio sostanzialmente non ritiene l'Anfiteatro Flavio un bene ambientale e paesaggistico tutelato dalla legge 349/86 riportante le norme in materia di danno ambientale.
Scrive infatti la Presidenza del Consiglio nel controricorso:
"dalle considerazioni che precedono si desume la netta distinzione esistente tra campi d'azione e relative competenze in materia di beni culturali e paesaggistici e dell'ambiente che impedisce la promiscuità di interpretazione posta a fondamento degli assunti dell'associazione ricorrente. La declaratoria di difetto di legittimazione ad agire del Codacons, compiuta dalla sentenza di primo grado, è stata correttamente confermata in appello nonostante la sottolineatura della connotazione "ambientalista" da parte dell'associazione ricorrente, poiché la materia dei "beni culturali" – alla quale potrebbero afferire le questioni oggetto del presente ricorso – è ormai nettamente distinta dalla materia dell'"ambiente".
Riteniamo grave la presa di posizione del Presidente Renzi – spiega il Codacons – perché di fatto nega al Colosseo di rientrare i quei beni ambientali per i quali è prevista una tutela da una specifica legge, quando al contrario il monumento andrebbe tutelato con tutte le norme a disposizione nella nostra legislazione. Speriamo che almeno la Fontana di Trevi sia ritenuta da Renzi bene ambientale prima che possa essere venduta dal Principe De Curtis…
RENZI DEPOSITA IN CASSAZIONE INTERVENTO CONTRO IL RICORSO DEL CODACONS E A FAVORE DI TOD'S
Con un atto di intervento depositato in Corte di Cassazione il Premier Matteo Renzi, attraverso l'Avvocatura di Stato, si schiera apertamente a favore di Diego Della Valle nella vicenda dei lavori di restauro del Colosseo.
La cosa davvero singolare – spiega l'associazione – è che nel motivare l'intervento contro il ricorso del Codacons, la Presidenza del Consiglio sostanzialmente non ritiene l'Anfiteatro Flavio un bene ambientale e paesaggistico tutelato dalla legge 349/86 riportante le norme in materia di danno ambientale.
Scrive infatti la Presidenza del Consiglio nel controricorso:
"dalle considerazioni che precedono si desume la netta distinzione esistente tra campi d'azione e relative competenze in materia di beni culturali e paesaggistici e dell'ambiente che impedisce la promiscuità di interpretazione posta a fondamento degli assunti dell'associazione ricorrente. La declaratoria di difetto di legittimazione ad agire del Codacons, compiuta dalla sentenza di primo grado, è stata correttamente confermata in appello nonostante la sottolineatura della connotazione "ambientalista" da parte dell'associazione ricorrente, poiché la materia dei "beni culturali" – alla quale potrebbero afferire le questioni oggetto del presente ricorso – è ormai nettamente distinta dalla materia dell'"ambiente".
Riteniamo grave la presa di posizione del Presidente Renzi – spiega il Codacons – perché di fatto nega al Colosseo di rientrare i quei beni ambientali per i quali è prevista una tutela da una specifica legge, quando al contrario il monumento andrebbe tutelato con tutte le norme a disposizione nella nostra legislazione. Speriamo che almeno la Fontana di Trevi sia ritenuta da Renzi bene ambientale prima che possa essere venduta dal Principe De Curtis…
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