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mercoledì 28 maggio 2014

Collettivo Internoenki contro il Progetto Eni Caldarosa

DAL PALCOSCENICO DI PRIMAVERA DEI TEATRI, UN APPELLO PER LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE:
"PROGETTO ENI CALDAROSA? 
QUI CI SPARANO BOLLE!"


28 maggio 2014 - Mentre il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi e il presidente della Giunta Regionale della Basilicata Marcello Pittella stanno per siglare un accordo mortale per la Basilicata ed i suoi abitanti, il Collettivo Internoenki lancia un appello importante contro il Progetto Eni Caldarosa dal prestigioso palcoscenico del festival PRIMAVERA DEI TEATRI (Castrovillari - CS), dove è in scena lo spettacolo M.E.D.E.A. BIG OIL, firmato dalla giovane regista lucana Terry Paternoster:  una vibrante denuncia sul devastante dominio monopolistico delle multinazionali del petrolio che sta riscuotendo in tutta Italia, insieme ai consensi della critica,  un sorprendente e inatteso successo popolare, 
"Progetto Eni Caldarosa? Qui ci sparano BOLLE!" - dichiara Terry Paternoster, riferendosi all'onnipresente spot della campagna Rethinking Energy che ha come protagonista l'etoile Roberto Bolle.
L'accordo prevede la perforazione dei pozzi Caldarosa 2 e 3 e l'attivazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica ed eolica. Il progetto è già oggetto di una procedura di V.I.A. regionale ancora in corso, ha già ricevuto il parere contrario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata ed il no paesaggistico del competente Ufficio Regionale, in quanto va ad incidere in prossimità di Siti di Interesse Comunitario e di Zone di Protezione Speciale, censiti dalla Rete Natura 2000. Caldarosa è una delle località lucane tutelate dalla Rete Natura 2000. Questo bellissimo paesaggio di montagna consente la prosecuzione di una preziosa economia rurale, che costituisce la principale fonte di reddito per le famiglie che ivi risiedono e lavorano, producendo attività agro-pastorali di tipo intensivo, di irrinunciabile valore identitario.

Il Collettivo internoEnki insieme alle associazioni e alle aziende agricole nazionali, con il sostegno dell'Università degli Studi di Roma, Salerno, Napoli, Reggio Calabria, esprimono FERMA CONTRARIETÀ al progetto "Sviluppo Caldarosa" che avrebbe innegabili e negative ricadute sull'ecosistema e sull'habitat ricco di significativa biodiversità. Il documento, inviato dall'associazione Articolo 9, chiede ai Ministeri competenti, di "RIMETTERE IN DISCUSSIONE L'AZIONE DI 'SVILUPPO' AVVIATA IN QUESTA REGIONE e di mantenere il massimo rispetto per un ecosistema prezioso per il futuro della popolazione, in linea con l'urgente necessità di fermare il consumo di suolo e di terreni liberi, e di non compromettere ulteriormente e definitivamente un bene prezioso come l'acqua. Occorrono linee guida ed indirizzi precisi, coerenti e condivisi per un saggio e sano governo del territorio che non puo' più supportare altri sfruttamenti intensivi, ingiusti e non giustificabili neppure dalle paure ed incertezze causate dell'attuale crisi economica. 

GLI SFRUTTAMENTI SELVAGGI DI QUESTI ANNI NON HANNO INFATTI RISPARMIATO ALLA BASILICATA L'UMILIANTE CONDIZIONE DI REGIONE ITALIANA TRA LE PIU'POVERE. Occorre L'APPROVAZIONE URGENTE DEL PIANO PAESAGGISTICO, UNA NUOVA POLITICA DI PROGRESSO ECONOMICO, SOCIALE E CIVILE, UN MONITORAGGIO COMPLETO E COSTANTE ED UN CONTROLLO SOPRATTUTTO PREVENTIVO DEL TERRITORIO, DELLE  ATTIVITA' PRODUTTIVE E DELLA GESTIONE E DELLO SMALTIMENTO DEI  RIFIUTI! 

Tutto questo però deve avere date e tempi certi per diventare un progetto davvero credibile e soprattutto utile ed efficace per la conservazione di ciò che ancora rimane e la prevenzione di altre distruzioni del nostro habitat già così gravemente compromesso. Ci auguriamo che ciò possa concretizzarsi nell'ambito di una seria inversione in senso ecologista dell'intera strategia di sviluppo del Paese che punti sulla definizione di un sistema energetico nazionale e di un sistema produttivo finalmente rispettosi delle preziose peculiarità della grande bellezza del nostri paesaggi, del nostro immenso patrimonio storico, artistico, archeologico, dell'unicità dei millenari saperi e sapori legati al territorio".

In attesa di ricevere aggiornamenti dai Ministeri competenti, e di scoprire se lo Stato accetterà di rispondere con indifferenza al vincolo paesaggistico e al divieto di nuove attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi all'interno dei siti Rete Natura 2000, per chi volesse sostenere la causa, può unirsi FIRMANDO LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG "NO ALLA V.I.A. PER POZZI CALDAROSA 2-3 A CALVELLO(PZ)".

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