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giovedì 22 maggio 2014

Gruppi elettrogeni

I cosiddetti generatori di corrente – nome col quale si fa “volgarmente” riferimento al gruppo elettrogeno – sono strumenti che permettono, in assenza di aggancio alla rete elettrica, la possibilità di avere a disposizione una certa quantità di corrente utile per alimentare delle utenze con determinate necessità.
Gli utilizzi e gli ambiti di applicazione di queste macchine sono molteplici, a diversi livelli, afferenti ovviamente a categorie di prezzi per prodotto molto diversi.
E’ possibile infatti che i gruppi elettrogeni servano da sostegno ad una Fabbrica (che non può essere soggetta ad eventuali mancanze di flusso di corrente) o ad un Centro Commerciale: in questi casi si necessita di macchine di grande potenza che avranno anche un prezzo ed un costo conformi.
Mentre è invece possibile che il gruppo elettrogeno serva ad alimentare impianti audio nelle feste di piazza o in generale in luoghi nei quali non è presente un allaccio alla rete elettrica: in questo caso i bisogni e le necessità sono molto più contenuti, e così sarà anche il prezzo. Non è raro vedere che, in casi come questo, il gruppo è un gruppo a noleggio, e quindi un usato: spesso, in questi contesti, ci troviamo di fronte ad un gruppo elettrogeno portatile, di piccole dimensioni, facilmente trasportabile e adatto al noleggio.
La varietà d’uso e d’applicazione è dunque ampia e variegata, ragione per la quale sarebbe fuorviante fare un discorso sui prezzi senza aver prima chiaro l’ambito d’applicazione.
Vediamo però alcune delle più importanti caratteristiche dei gruppi elettrogeni, dal funzionamento alle normative etc.

I gruppi elettrogeni: funzionamento


Il gruppo elettrogeno si compone di un macchinario costituito da due elementi: un motore termico ed un generatore elettrico. Il gruppo ha la funzione di produrre energia elettrica a partire dall’energia termica di combustione prodotta dal carburante bruciato dal motore. L’energia termica di combustione viene trasformata prima in energia meccanica e successivamente, grazie all’inverter, in energia elettrica
Il gruppo elettrogeno è quindi, in maniera sostanziale, una macchina che preleva energia da un combustibile (spesso e volentieri il diesel o gasolio) convertendola in energia meccanica;
Questo implica che vi siano degli scambi di energia tra le varie componenti sotto forma di potenza termica, meccanica ed elettrica. E' pertanto possibile suddividere tali scambi di energia in perdite energetiche e energia utile all'alimentazione. Come per tutti i processi che coinvolgono le macchine, anche per il gruppo elettrogeno il rendimento globale dipenderà dal prodotto dei rendimenti dei vari comparti.
In maniera sintetica possiamo riassumere il principio di funzionamento così:
n =nm *ng

in questo caso "n" il rappresenta il rendimento complessivo del gruppo elettrogeno, "nm" è il rendimento dell'apparato motore e "ng" quello dell'apparato generatore.
Ci troveremo di fronte a due tipologie di perdite: si avranno, infatti, perdite di carattere meccanico, causate dagli attriti tra le parti in movimento e perdite di carattere elettrico, determinate dai fenomeni dissipativi connaturati al processo di generazione dell'energia elettrica (per esempio perdite statoriche e rotoriche).
L'utilizzo dei moduli di recupero calore consentirebbe di poter impiegare il calore (altrimenti irrimediabilmente perso) dei gas di scarico e dell'impianto di raffreddamento per il riscaldamento di altre utenze. Questo procedimento, detto cogenerazione, consente di produrre in maniera contemporanea energia elettrica e calore. L'utilizzo più comune della cogenerazione è infatti legato al riscaldo di impianti domestici

 

Il gruppo elettrogeno: normative


Per i Gruppi Elettrogeni di potenza maggiore di 200 kW la legge italiana prevede alcuni adempimenti obbligatori:
  • registrazione delle attività manutentive sull'Impianto (generatore, motore, cisterna combustibile);
  • possesso del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) emesso dai Vigili del Fuoco, in caso di potenza superiore a 25 kW; questi gruppi elettrogeni dovranno essere installati in conformità ai disposti del Decreto del Ministero dell'Interno 22/10/07 e dal 2011 del DM 13/07/

L'attività antincendio era la 64 dell'allegato al DM 16.02.1982 fino a novembre 2011. Nel DPR 151/2001 risulta al numero 49 (cat. A da 25 a 350 kW, cat. B da oltre 350 fino a 700 kW, cat. C oltre 700 kW)

  • se il gruppo elettrogeno di potenza superiore a 200 KW è in servizio di emergenza (cioè in soccorso alla rete elettrica pubblica) è prescritto (ai sensi del D.Lgs. 26/10/1995 n.504 e successive modificazioni) il possesso di licenza fiscale di esercizio per la corresponsione dei tributi gravanti sull'energia elettrica (accisa e addizionale), da richiedere all'Ufficio delle Dogane competente per territorio (l'esercizio di gruppi elettrogeni di potenza inferiore o uguale a 200 kW è libero).

In generale, per i Gruppi Elettrogeni di potenza > 1 kW è prescritto il possesso della licenza di esercizio ed il pagamento dei tributi sull'energia elettrica (tramite canone annuale ovvero rate mensili). Per dettagli sugli questi obblighi fiscali si rimanda al D.Lgs. 26/10/1995 n.504 (artt. dal 52 al 60). [fonte Wikipedia.it]

Il rispetto di tali normative è importante in ottica antincendio.


I gruppi elettrogeni usati

Un utilizzo classico del gruppo elettrogeno è quello che avviene attraverso il noleggio dello stesso: è molto frequente infatti che il gruppo venga noleggiato per specifiche esigenze temporalmente circoscritte. Come già detto in precedenza, questa è la formula classica per ciò che concerne gli eventi organizzati all’aperto o in luoghi dove non vi è la possibilità di un allaccio diretto alla rete elettrica.

Gruppi elettrogeni: prezzi

Come già accennato in precedenza, fare riferimento ai prezzi dei gruppi elettrogeni, senza specificare la tipologia e soprattutto la potenza del gruppo in questione, potrebbe essere fuorviante: un gruppo portatile utile ad alimentare un piccolo impianto non è paragonabile ad un gruppo necessario ad una grande industria.
Il prezzo può per questo motivo variare in maniera estremamente consistente.

I marchi dei gruppi elettrogeni: Honda, Visa, Pramac, Mosa, Ausonia

Molti sono i marchi che producono e distribuiscono i gruppi elettrogeni: dalla Honda alla Visa, alla Primec fino alla Mosa e all’Ausonia. Le aziende che producono prodotti e macchine di ottima fattura sono essenzialmente questi, con una particolare nota di merito per la Visa, azienda che produce macchine di elevatissima affidabilità e qualità. Visa possiede una vasta gamma che è adatta a soddisfare qualsiasi tipologia di richiesta: che necessitiate di un piccolo ammontare di corrente extra o che abbiate bisogno di alimentare una grande fabbrica, non importa.


Gruppi elettrogeni in casa: pericolo

Bisogna essere molto accorti quando si applica un gruppo elettrogeno all’interno del proprio appartamento.
E’ notizia di pochi giorni fa quella che vede una coppia di anziani di Pracchio di Belpasso, nel catanese, colpiti dai gas di scarico del gruppo elettrogeno che i due avevano installato direttamente all’interno della propria abitazione.
Un venditore ambulante di 60 anni, Vincenzo Bumbica, è morto e la moglie di 55 anni, Anna Maria Boccadella, è rimasta gravemente intossicata per avere inalato monossido di carbonio prodotto da un gruppo elettrogeno alimentato da carburante che avevano dentro casa.

E’ evidente che avere installato in casa un macchinario del genere è qualcosa di molto pericoloso: se c’è questa necessità, tutto deve essere fatto nel rispetto delle norme che stabiliscono la maniera nella quale il gruppo deve essere installato all’interno di locali chiusi.

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