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martedì 6 maggio 2014

Pietro Colucci: salvaguardare la bellezza dell’Italia riducendo l’inquinamento

Pietro Colucci, presidente e amministratore delegato di Kinexia, sogna una Valle Verde in cui vi sia la raccolta dei rifiuti e il loro successivo smaltimento virtuoso, a favore di una maggiore sostenibilità ambientale.
Pietro Colucci


Pietro Colucci presenta Kinexia a Palazzo Clerici

Si è tenuto a Palazzo Clerici a Milano un incontro in cui Pietro Colucci, presidente e amministratore delegato Kinexia, ha presentato l'azienda agli investitori, proponendo un modo in cui poter eliminare il pensiero di una "catastrofe ambientale", trasformandola in una risorsa. Si parla di inquinamento dovuto ai rifiuti urbani. La raccolta differenziata di tali rifiuti e il loro smaltimento attraverso il riciclo dei materiali, potrebbe servire per ridurre lo spreco di materie prime e il consumo di energia. In seguito al riciclo dei rifiuti, soltanto una piccola parte andrà a finire nelle discariche, di cui Pietro Colucci sogna la scomparsa a favore del recupero, il resto verrà riutilizzato per la produzioni di altri materiali e di nuova energia verde da sfruttare.


Gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti verranno piano piano messi da parte

Pietro Colucci, nel corso del suo intervento, ha accennato ad una terza rivoluzione industriale, quella verde. Parlando di 'energia da tutti e per tutti', sottintende la possibilità che tutti collaborino per un futuro migliore. Un futuro in cui si utilizza prima di altre l'energia derivata dallo smaltimento dei rifiuti. Anche per la raccolta differenziata dei rifiuti è necessaria la collaborazione di tutti: ciascuno nel proprio piccolo può far fronte a un grande problema, se per quel piccolo ci mette attenzione e impegno. In questo modo la quantità di rifiuti indifferenziati dovrebbe piano piano diminuire e, conseguentemente, anche il numero di discariche attive. Quindi, nessuna realizzazione di nuovi impianti di smaltimento è prevista ed anzi, alcuni impianti già esistenti verranno solo migliorati e adeguati alle nuove normative introdotte, altri impianti molto vecchi verranno progressivamente dimessi.