Attraverso
l’aumento di capitale di cinque miliardi di euro che MPS si appresta a
lanciare, la banca dovrà rimborsare tre dei quattro miliardi di aiuti di
Stato versati dal Tesoro con i soldi dei contribuenti. Questo
risultato e’ stato possibile grazie all’intervento del Codacons presso
la Commissione Europea.
Infatti proprio grazie all’azione
dell’associazione, il cui contributo e’ stato pubblicamente riconosciuto
nella delibera del 27 novembre 2013 con cui la Commissione Europea ha
ingiunto a MPS di restituire tre miliardi di aiuti entro il 2014,
oppure convertire i Monti Bond in azioni, la Commissione ha radicalmente
modificato l’autorizzazione agli aiuti per come originariamente
approvati il 17 dicembre 2012 senza prevedere inizialmente alcun obbligo
temporale di rimborso.
La
decisione della Commissione – spiega il Codacons - ha di fatto dato
ragione all’associazione dei consumatori che ha vigorosamente contestato
il modo con cui gli aiuti erano stati corrisposti ed ha costretto la
banca a rimborsare il 75% dei quattrini ricevuti dallo Stato. Ma forse
non è stata gradita dalla banca che vuole i danni dalla associazione per
avere tutelato gli interessi degli azionisti e dei cittadini. Intanto
oggi il Codacons ha rappresentato alla CONSOB le criticità contenute nel
bilancio 2013 di MPS. Si attende ora una risposta dalla commissione.

Nessun commento:
Posta un commento