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martedì 1 luglio 2014

Da Bedycasa: dati sul nuovo modo di viaggiare attraverso la sharing economy


Da BedyCasa, il nuovo modo di viaggiare

Viaggiare in maniera diversa, più autentica e più economica, alla scoperta del mondo partendo dai suoi abitanti. Ecco come si potrebbe riassumente lo spirito di BedyCasa, piattaforma di incontro di domanda e offerta di sistemazioni in abitazioni private in 160 paesi del mondo, con 200.000 iscritti e 30.000 alloggi


Milano, 1 luglio 2014 - Alloggiare in abitazioni private in tutto il mondo, in modo economico ed entrando in contatto con la gente e la cultura del posto. E' il concept di BedyCasa http://it.bedycasa.com, sito/community specializzato in prenotazioni di camere in abitazioni private che mette in relazioni gli ospitanti con un alloggio da proporre ai viaggiatori, spesso studenti o persone in viaggio di lavoro, alla ricerca di una sistemazione economica, garantita, facile da prenotare e arricchente dal punto di vista culturale.

Nato come blog in Francia, gestito dalla fondatrice Magail Boisseau, BedyCasa è diventata poi una vera e propria piattaforma con oltre 200.000 utenti e 30.000 alloggi in più di 6.000 città.

Sia per chi viaggia e sia per chi ha la possibilità di affittare una camera privata, BedyCasa può rivelarsi davvero utile. Per i viaggiatori è un modo veloce di trovare una sistemazione in molte città del mondo a prezzi davvero accessibili, per chi, invece, ha la fortuna di poter affittare una camera, è una possibilità di guadagno non indifferente, soprattutto per chi vive in città turistiche o in cui si svolgono eventi significativi.

"BedyCasa è soprattutto un'équipe appassionata di viaggi, di incontri, e con una grande esperienza negli affitti tra privati", spiega Chiara Del Vecchio, country manager di BedyCasa Italia. "Il sito concretizza la possibilità di rendere i viaggi accessibili a tutti, con il valore aggiunto della reale immersione nella cultura del posto che si sta visitando, qualunque sia la ragione del soggiorno".

L'obiettivo di BedyCasa è di gestire in maniera sicura il mercato delle camere vuote nelle proprie abitazioni, puntando tutto sul lato conviviale dell'esperienza di incontro e di condivisione che si cela dietro la prenotazione effettuata in pochi clic. Iscriversi al sito, cercare una camera, modificare il proprio annuncio, inviare messaggi agli altri utenti è completamente gratuito.

Gli utenti di BedyCasa, di 113 nazionalità diverse, sono di tutte le età ed appartengono alle più disparate categorie! Si passa dallo studente in cerca di un posto letto durante l'Erasmus, alla coppia in vacanza a Parigi in cerca di un tipico appartamento francese, alla signora in pensione che affitta la stanza del figlio ormai grande, proponendo anche la formula di mezza pensione.

BedyCasa rimane volutamente su un'offerta molto economica (circa 25/30 euro a notte); ragione per cui il sito propone prevalentemente camere in famiglia, dove a fare da protagonista è lo scambio culturale e l'arricchimento personale che scaturisce dal soggiorno. La remunerazione di BedyCasa è rappresentata da una commissione del 15% trattenuta sul totale di ogni prenotazione ricevuta dall'ospitante.

Ogni annuncio da parte del privato che comunica la sua disponibilità a mettere in affitto una camera privata, prima di essere pubblicato, viene verificato dall'èquipe di BedyCasa che nel valutare le soluzioni a disposizione si basa molto anche sui feedback che i membri della community si scambiano al termine di ogni soggiorno. Inoltre, ogni anno si organizzano dei BedyTour in diverse città del mondo, visitando gli alloggi.
Dal 2011, BedyCasa organizza il concorso "Giro del Mondo" in case private, con cui propone contratti di lavoro regolarmente retribuiti per fare il giro del mondo attraverso le varie culture. Un progetto nuovo ed interattivo che permette a 2 coppie avventuriero/cameraman di incontrare gli abitanti di diversi continenti, portando insieme a loro tutto il pubblico grazie alla diffusione di video, foto ed articoli, condividendo tutte le tappe sui social.
Un'esperienza fuori dal comune per quello che si può definire il lavoro più arricchente del mondo.

"BedyCasa incoraggia la condivisione ed i nuovi incontri, che sono alla base del sito, tra i pionieri dell'economia collaborativa", continua Chiara Del Vecchio. "Il concorso, che nell'edizione 2014 in Italia ha avuto molto successo, non è altro che lo specchio dell'immagine di BedyCasa: originale, umana, arricchente. Disfare i bagagli a casa di una persona del posto, vuol dire viaggiare in maniera diversa, vuol dire vivere un'esperienza unica, alla scoperta degli altri".

I dati di BedyCasa

Nel primo trimestre del 2014, tra i paesi in cui BedyCasa ha registrato il maggior numero di prenotazioni spicca l'Italia con il 10% del totale delle prenotazioni rilevate a livello internazionale. Nella classifica generale, che comprende paesi come Spagna, Regno Unito, Belgio, Germania, Irlanda e così via, l'Italia è solo dietro alla Francia (54% del totale delle prenotazioni).

Confrontando gli ultimi dati disponibili relativi a marzo 2014 con lo stesso periodo dell'anno precedente, risulta che le regioni in cui si è rilevata la crescita maggiore nel volume di prenotazioni sono: Campania (100%), Lombardia (25%), Sicilia (400%), Toscana (100%) e Veneto (50%).

La durata media di un soggiorno prenotato va da un minimo di 2 ad un massimo di 10 giorni.

Sharing economy: un fenomeno in crescita

Cresce la sharing economy in Italia con all'attivo circa 250 piattaforme collaborative on line. Lo afferma una ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore secondo cui dal 2011 a oggi i numeri sono più che triplicati, in particolare nell'ambito del turismo, dei trasporti, delle energie, dell'alimentazione e del design.

Sempre più persone decidono di condividere i propri beni, servizi, fondi, trasporti e così via. La sharing economy si pone così come un nuovo modello di servizio che può essere un'opportunità per start up, aziende e amministrazioni ma, anche, per rispondere alle sfide a cui sono chiamate a rispondere le nostre città.

Crescono bene le start up internazionali che arrivano in Italia, ma anche alcune piattaforme italiane. Si tratta di servizi che possono rappresentare un'opportunità per aziende e amministrazioni, sia perché offrono nuovi modelli di business, sia perché possono rafforzare la coesione sociale, salvaguardare l'ambiente, favorire la ridistribuzione della ricchezza e trattenere i giovani.

Con un 13% della popolazione che ha utilizzato almeno una volta servizi di sharing, l'economia collaborativa in Italia si avvicina al tipping point per la diffusione di un fenomeno tra la popolazione (previsto al 15% ).


Gli Early Adopte, per lo più persone con livello di istruzione elevato e residenti in grandi centri abitati, hanno utilizzato almeno una volta servizi di Sharing perché propongono soluzioni innovative e rispettose dell'ambiente, favoriscono la socializzazione ma anche il risparmio economico. Tra i servizi più utilizzati quelli legati alla mobilità (car sharing), alloggio condiviso, scambio e baratto.

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