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lunedì 18 agosto 2014

Come aiutare chi aiuta?


Quella delle Onlus, ovvero le associazioni no-profit, e delle cooperative sociali è una realtà estremamente diffusa in Italia, che si rivela un Paese mandato avanti soprattutto dai volontari che ogni giorno operano in vari settori per migliorare le condizioni sanitarie, sociali ed economiche di persone svantaggiate. Questa realtà è talmente tanto diffusa che il governo l’ha riconosciuta come reale Primo Settore del nostro Paese, varando riforme che offrano sovvenzionamenti e agevolazioni a chi vi opera.

Ma come si possono sostenere queste Onlus?

In primis, che poi è la maniera più immediata, attraverso donazioni, siano esse saltuarie o regolari, che possono essere liquide, tramite i punti di raccolta che solitamente le varie onlus distribuiscono nelle piazze durante eventi sociali o culturali, oppure tramite versamento su conto corrente postale oppure con un bonifico bancario.

C’è poi la possibilità di devolvere il proprio 5 per mille alla propria onlus preferita. In tal caso, si può parlare di una “donazione a costo zero”, in quanto si tratta di una cifra comunque viene decurtata ogni anno dalla somma pagata per le proprie imposte e che, se il destinatario non viene meglio specificato, finisce nelle casse dello Stato. Si tratta quindi di un’ottima occasione per supportare l’azione di onlus e associazioni no-profit.

C’è poi un terzo modo di supportare queste realtà di aiuto sociale, ovvero il volontariato, che significa mettere a disposizione in maniera gratuita il proprio lavoro e impegno nelle attività di sensibilizzazione e supporto attivo dell’associazione in questione. Questo significa spesso prendere parte alle attività di auto-finanziamento che tali organizzazioni svolgono, come la produzione di elementi di vario genere, da vendere al pubblico in cambio di un’offerta minima.

Un esempio è l’Associazione Lega del Filo d’Oro (vedi la pagina momenti.legadelfilodoro.it), che da più di cinquant’anni si occupa di assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società persone, sia bambini che adulti, sordocieche oppure pluriminorate psicosensoriali, che, al fine di sostenere le proprie attività, produce bomboniere solidali, personalizzate a seconda del gusto e della cerimonia. Si tratta di un modo molto originale di rendere un momento speciale e prezioso anche un’azione socialmente utile e altruista.

E qui subentra un quarto modo di supportare queste associazioni, ovvero quello di acquistare i loro prodotti, che possono variare dal vestiario alla gastronomia, passando per prodotti di bellezza, cura e gioco dei bambini e accessori e oggetti di vario tipo, tutti venduti seguendo le regole del commercio equo-solidale. Molto spesso si può trattare di beni di prima necessità, come pasta, olio, farina e pane, ma anche saponi, pannolini e materiale scolastico, il che rende particolarmente facile il trasformare una spesa necessaria e inevitabile anche in un gesto di solidarietà, supportando appunto le associazioni che producono tali prodotti non per fini di lucro, ma per sostenere la propria missione.

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