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martedì 26 agosto 2014

L'attrice Manuela Ventura al Festival del Cinema di Venezia con il film "Anime nere". Poi il ritorno in tv sugli schermi Rai

Sarà al Festival del Cinema di Venezia per la sua partecipazione al film "Anime Nere", l'attrice siciliana Manuela Ventura, proprio in questi giorni reduce dal successo delle repliche della fiction tv Rai "Questo nostro amore" (in cui ricopre il ruolo di co-protagonista femminile) la cui seconda serie sarà trasmessa da Rai 1 nel prossimo autunno.

"Anime nere", girato in Aspromonte per la regia di Francesco Munzi, co-produzione italo-francese, è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco e sarà nelle sale dal 18 settembre. Sarà proiettato in anteprima a Venezia il 29 agosto alla sala Grande alle ore 17 e al PalaBiennale alle ore 22.

"E' una grande soddisfazione" –dichiara Manuela Ventura- "Mi interessano i progetti nuovi, incontrare giovani scrittori, attori e registi, lavorare in situazioni in cui intravedo una possibilità di crescita. E' con l'intelligenza che si sviluppa il lavoro…".
Presto il piccolo schermo riproporrà la Ventura nella veste di Teresa Strano, certamente il personaggio che l'ha resa popolare e l'ha fatta amare dal pubblico italiano. Nella fortunata serie Tv diretta da Luca Ribuoli è la signora della porta accanto, colei che si affaccia al mondo emancipato con il pudore e la paura di mostrare persino la propria femminilità, a far breccia nei telespettatori.

Manuela Ventura, magnifica interprete, non si lascia andare in anticipazioni, ma preannuncia che la famiglia Strano si ritroverà a fronteggiare un periodo intenso della propria vita.

"Solitamente è difficile confermarsi con una seconda serie televisiva –ammette la Ventura- però 'Questo nostro amore' si è rivelata una fiction capace di creare un legame (quasi) affettivo tra quanti hanno seguito la storia e i personaggi".

- Si è creato un feeling speciale con la "sua" Teresa Strano. Cosa vi accomuna?

"In Teresa ho ritrovato la mia riservatezza, la capacità di stare in ascolto e di osservare; in alcuni momenti Teresa è sicuramente più determinata di me, ho molto da imparare da un personaggio così. Poi c'è una comune chiave empatica e una grande curiosità di fondo che anima sia me che Teresa, donna fulcro di una tradizionale famiglia d'altri tempi".






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Redazione del CorrieredelWeb.it

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