d'America come forma di risarcimento per l'uso improprio di terre e beni appartenenti ai primi abitanti del continente americano. Dopo 50 anni di dispute l'amministrazione Obama darà alla tribù indiana 554 milioni di dollari in base all'accordo stipulato per mettere fine alla serie di cause e sfide legali intentate dai nativi contro il governo americano.
La Navajo Nation sostiene da decenni che il governo Usa ha gestito malamente i fondi e le risorse naturali esistenti nelle riserve abitate dalla tribù.
L'accordo secondo una anticipazione ottenuta dal Washington Post, verrà firmato venerdì a Window Rock, in Arizona. Proprio tra Arizona, New Mexico, Utah si trovano le riserve e la maggior parte della popolazione sopravvissuta della tribù: ma molte decine di migliaia di acri delle terre di proprietà indiana sono in realtà 'affittate' da sempre al governo per agricoltura, estrazione di petrolio, gas e minerali.
"Questa risoluzione storica pone fine ad una disputa lunghissima e pesante - ha detto al quotidiano di Washington il ministro della giustizia Eric Holder - e dimostra il fermo impegno del dipartimento a rafforzare la nostra collaborazione con le nazioni tribali".
"La Nazione dei Navajo ha lavorato incessantemente per anni per raggiungere questa risoluzione e dopo un processo lungo ed arduo sono soddisfatto che finalmente riceveremo una giusta compensazione", ha commentato Ben Shelly presidente della 'Navajo Nation'.
L'intesa ha l'obiettivo di ricreare un clima di serenità e dovrebbe dare maggiori poteri alla tribù. Il fondo che sarà messo a disposizione verrà prelevato da un fondo speciale destinato a coprire le spese di eventuali processi a carico delle amministrazioni federali.
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