Architettura e filosofia hanno avuto nel tempo diverse occasioni di incontro e di dibattito. In particolare nel corso del'900, la cultura architettonica italiana, e non solo, ha intrattenuto diverse relazioni con il pensiero contemporaneo, a volte producendone traslitterazioni quasi dirette. Si tratta di rapporti che hanno inciso profondamente sulla disciplina architettonica lasciando comprendere quanto sia connaturata nella formazione e nella pratica dell'architetto la questione teorica, dove questa non ne costituisce una sovrastruttura, bensì innanzitutto "un modo di essere del progetto" , scelta e strumento critico delle stesso agire concreto. Ogni progetto dunque, sebbene ipotetico, è un pensiero sull'architettura e la teoria o più precisamente le "teorie" rappresentano il "piano dialogante" attraverso cui si confrontano i rapporti che intercorrono fra l'attività poietica dell'architetto e la sua "visione del mondo" nelle reciproche implicazioni con le prospettive che investono i grandi movimenti di pensiero propri di una particolare epoca storica. Per questo il dibattito aperto sul nuovo realismo ha avuto nella riflessione architettonica attuale (e non solo) un influenza così forte: costituendo una presa d'atto di un "cambio di stagione" rispetto al postmodernismo, ha innescato un fecondo dibattito fra architettura e filosofia che è al momento ai suoi esordi e che questo convegno si propone di approfondire. |
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