Domani ad Assisi si terranno le celebrazioni in onore di San Francesco, in occasione del 75° anniversario della sua proclamazione a patrono d'Italia.
In seguito ai ripetuti tentativi, da parte degli animalisti, di attuare disinformazione e strumentalizzazione riguardo episodi della vita del Santo e del suo rapporto con gli animali, FederFauna consiglia la lettura delle numerose Fonti Francescane esistenti, le quali attestato che il Poverello di Assisi fosse spesso dedito al digiuno, ma che certo non fosse vegetariano o vegano e che mai abbia dato indicazioni a favore di una scelta di questo tipo.
Egli aveva scelto la poverta' che consente solo di accontentarsi di cio' che offre la Provvidenza, mentre essere vegetariani o vegani e' un lusso che puo' permettersi solo chi puo' scegliere cosa mangiare!…
Ed e' proprio in relazione ai poveri che ha dichiarato di aver scelto il suo nome Papa Francesco, oltre che alla pace.
Un pensiero ben lontano da quello di coloro che strumentalizzano uno smodato amore per gli animali per creare guerre tra gli uomini!...
Di seguito alcuni passi del Catechismo della Chiesa Cattolica, riguardanti gli animali, che ben sintetizzano il messaggio non solo di San Francesco, ma della Chiesa tutta:
2416 - Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. 292 Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. 293 Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricordera' con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.
2417 - E' dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perche' aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.
2418 - E' contrario alla dignita' umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. E' pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che e' dovuto soltanto alle persone.
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