Boom delle startup innovative: +120% nel 2014
Italia
Startup e gli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione
con SMAU e con Cerved Group e con il supporto istituzionale del
Ministero dello Sviluppo Economico presentano la seconda edizione del
"The Italian Startup Ecosystem: Who's Who"
L'intero
ecosistema startup in Italia registra una netta crescita: più che
raddoppiate le startup innovative, mentre quelle finanziate registrano
una crescita del 74%
A questo LINK,
su iPressLive, è disponibile (solo per i media, previa iscrizione) il
REPORT con tutti i dati presentati e ulteriori materiali relativi alla
notizia (immagini, etc.)
La sala stampa virtuale di Smau 2014 in un solo link
Milano,
24 ottobre 2014 - Italia Startup e gli Osservatori Digital Innovation
della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione
con SMAU e con Cerved Group e con il supporto istituzionale del
Ministero dello Sviluppo Economico, presentano oggi la seconda edizione
del progetto "The Italian Startup Ecosystem: Who's Who". Rispetto allo
scorso anno la mappa è stata ampliata per includere nuovi attori quali,
Bandi, piattaforme di Crowdfunding, Fablab, Hackathon e Corsi di
formazione imprenditoriale.
L'intero
ecosistema delle startup mostra una forte crescita: più che raddoppiate
le startup innovative, che registrano un incremento del 120% passando
da 1227 nel 2013 a 2716 nel 2014, mentre le startup finanziate crescono
del 74% passando da 113 nel 2013 a 197 nel 2014.
La
ricerca evidenzia per il 2013 investimenti complessivi (sia da
investitori istituzionali che da business angel, family office e venture
incubator) in startup hi-tech in crescita del 15% sul 2012 per un
valore di 129 milioni di euro (erano 112 milioni un anno prima). Una
cifra che rimane in valore assoluto ancora piccola se confrontata con
quella relativa ad altri paesi: in Italia si investe in startup hi-tech
un ottavo rispetto a Francia e Germania, un quinto rispetto al Regno
Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna.
Si
stima per quest'anno un calo degli investimenti, che dovrebbero
riassestarsi sui 110 milioni di euro, dovuto, in buona misura, alla
chiusura dei fondi con target di investimento sul Sud Italia.
Al
tempo stesso però si registra un netto incremento del ruolo svolto
dagli investimenti fatti da soggetti non istituzionali - business angel,
family office, acceleratori and incubatori: l'apporto di questa
tipologia di investitori è in costante crescita dal 2012 ad oggi, fino
ad arrivare ad un peso del 50% degli investimenti stimati per il 2014.
"I dati della seconda edizione dell'Osservatorio" sottolinea Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup, "si
collocano in un quadro di forte dinamica del comparto. Gli investitori
cosiddetti istituzionali hanno un ruolo di continuità importante nel
sostegno alle giovani imprese innovative. Le banche hanno iniziato a
fornire prestiti rilevanti, di medio termine, alle startup, grazie al
fondo di garanzia statale, pari a quasi 100 milioni di euro. E le
startup intanto crescono: sono più che raddoppiate in 1 anno quelle
iscritte al registro dedicato presso le camere di commercio e sono quasi
raddoppiate quelle che hanno ricevuto investimenti in equity. L'azione
associativa si rivolge ora a 2 interlocutori chiave per far crescere
ulteriormente il sostegno alle giovani imprese innovative: le aziende
italiane, ancora troppo timide negli investimenti finanziari e
industriali in startup; gli investitori e le imprese straniere che
troppo spesso non hai nei loro 'radar' il nostro ecosistema, ricco di
startup di valore e che stanno sulla frontiera dell'innovazione mondiale"
In
questo scenario, la ricerca dell'Osservatorio Startup Digitali ha
evidenziato due ulteriori aspetti positivi che stanno accadendo nel
nostro paese.
"In primo luogo", commentaAndrea
Rangone, Responsabile degli Osservatori Digital Innovation della School
of Management del Politecnico di Milano e Consigliere di Italia Startup,
"si è riscontrato all'interno di tutte le componenti dell'ecosistema un
buon fermento, che sta contribuendo, a nostro avviso, a generare un
circolo virtuoso complessivo. In particolare aumentano le startup
innovative (+120%), le startup finanziate (+74%), gli "institutional"
investitor (+16%), le startup competition (+58%), le online resources
and communities (+35%). In secondo luogo si rileva una dinamica positiva
in tutte le fasi del ciclo di vita di una startup, dalla sua nascita
fino allo sviluppo e poi all'exit. Ed è proprio per tale motivo che in
questa edizione dell'Osservatorio si è deciso di approfondire 10 startup
particolarmente significative in ciascuna di queste fasi: nella fase
iniziale abbiamo approfondito le startup che hanno raccolto
finanziamenti particolarmente elevati, superiori a 2 milioni di €; nella
fase di sviluppo abbiamo studiato le startup che hanno avuto ottime
dinamiche di crescita del fatturato, tra le quali molte hanno superato
il milione di €; nella fase di exit, abbiamo analizzato le startup che
sono state vendute o quotate ai valori più elevati, pari a qualche
centinaio di milioni di €".
Queste
ultime evidenze della Ricerca dimostrano che - nonostante gli
investimenti in capitale di rischio siano in Italia ancora contenuti –
possiamo guardare al futuro con ragionevole ottimismo.
I Numeri della RicercaIn
Italia sono ormai registrate 2716 Startup Innovative (erano 1227 nel
2013); 197 sono le Startup finananziate (113 nel 2013); 36 (32) gli
investitori istituzionali di cui 6 pubblici e 30 privati; 100 (97) gli
incubatori ed acceleratori di cui 60 pubblici e 40 privati; 38 (40) i
parchi scientifici di cui 35 pubblici e 3 privati; 62 (63) gli spazi di
coworking; 52 (33) le competizioni dedicate alle Startup.
Rispetto
alla prima edizione è stato ampliato il panorama degli attori
coinvolti. La ricerca ha quindi evidenziato che in Italia esistono 48
piattaforme di crowdfunding, 46 Fablabs, 21 Hackathons, 38 Empowerment
Programs e 46 Bandi. Inoltre
sono state recensite 27 realtà che gravitano nel panorama startup di
cui 11 associazioni e 16 online resources e community.
Le
Startup innovative sono dislocate 57% al Nord (62% delle finanziate),
21% al Centro (23% finanziate) e 22% al Sud (15% finanziate). Gli
investitori istituzionali sono dislocati rispettivamente 75% al Nord,
19% al Centro e 6% al Sud. Le Piattaforme di Crowdfunding: 65% N, 20% C,
15% S. Gli Incubatori-Acceleratori: 58% N, 21% C, 21% S. I Parchi
scientifici e tecnologici: 50% N, 24% C, 26% S. Gli spazi di coworking:
69% N, 19% C, 12% S. I Fablabs: 52% N, 26% C, 22% S. Le competizioni per
Startup si svolgono: 60% N, 25% C, 15% S. Hackatons: 71% N, 29% C, 0%
S. Empowerment Programs: 58% N, 21% C, 21% S. Bandi: 39% N, 35% C, 26%
S. Associazioni, Risorse online e Community: 48% N, 44% C, 8% S.
Gli
investimenti in Startup hi-tech sono diminuiti del 15% nel 2014, dai
129 milioni del 2013 ai 110 di quest'anno. Sono aumentati del 17% gli
investimenti da parte di business angel, family offices e incubatori e
acceleratori (per un totale di 55 milioni), e diminuiti del 33% quelli
provenienti da investitori istituzionali (altri 55 mln).
Chi è Italia Startuphttp://www.italiastartup.itItalia
Startup è l'Associazione no profit e sopra le parti che rappresenta
l'ecosistema delle startup italiane, allargato a tutti i soggetti,
privati e pubblici – nuove imprese innovative, incubatori e acceleratori
di startup, investitori, aziende ed enti - che ne agevolano la
valorizzazione, la visibilità e la crescita, credendo nella creazione di
un nuovo tessuto imprenditoriale italiano.
Italia
Startup mira a diffondere la passione del fare impresa e a promuovere
la cultura dell'intraprendere. In particolare il suo obiettivo è far
conoscere e valorizzare le giovani iniziative imprenditoriali,
avvicinandole al consolidato mondo dell'industria italiana, oltre che
agli investitori internazionali e nazionali, per rafforzare e rendere
più competitivo l'intero ecosistema italiano.
Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di MilanoLa
School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e
circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie
le attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi
management, economia e industrial engineering. Fanno parte della Scuola
il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di
Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di
Milano.
Nel 2007 ha ricevuto l'accreditamento EQUIS e dal 2009 è nella
classifica del Financial Times delle migliori Business School d'Europa;
nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale
da AMBA (Association of MBAs). Gli Osservatori ICT & Management
della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net)
vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata
sugli impatti che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere,
mercati ecc.
Gli Osservatori
sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più
innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business
Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, Cloud & ICT
nella Pubblica Amministrazione, Collaborative Business Application,
Digital Business – Innovation Academy, eCommerce B2c, eGovernment,
eProcurement nella PA, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione,
Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione, Gioco Online, HR
Innovation Practice, ICT & PMI, ICT & Professionisti, ICT
Accessibile e Disabilità, ICT nel Real Estate, Innovazione Digitale in
Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nelle
Utility, Innovazione Digitale nel Turismo, Internet of Things, Intranet
Banche, Mobile & App Economy, Mobile Banking, Mobile Enterprise,
Mobile Marketing & Service, Mobile Payment & Commerce,
Multicanalità, New Media & New Internet, New Slot & VLT, Smart
Working, Startup Digitali, Supply Chain Finance.
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