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mercoledì 26 novembre 2014

UNESCO: COLDIRETTI, BENE ZIBIBBO, ORA TOCCA ALLA PIZZA

"E' un atteso riconoscimento al lavoro di intere generazioni di agricoltori che hanno realizzato nel tempo un territorio unico ed inimitabile di una bellezza straordinaria ma capace anche di esprimere produzioni da primato conosciute ed apprezzate in tutto il mondo".


E' quanto ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo, nel commentare  con soddisfazione il via libera all'iscrizione della vite ad alberello di uve Zibibbo che caratterizza l'isola di Pantelleria, in Sicilia nella prestigiosa Lista dei Patrimoni Culturali dell'Umanità. Un riconoscimento che premia l'Italia che già poteva contare – sottolinea la Coldiretti - sull'iscrizione dei "Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato (2014)",  dell'Etna (2013), della dieta mediterranea (2010) e di nove zone delle dolomiti (2009).


Adesso bisogna lavorare per l'iscrizione dell' "'arte della pizza napoletana" nella lista Unesco dei patrimoni immateriali dell'umanità e tutelarne così l'identità, anche per fare definitivamente chiarezza sull'origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione per garantire le condizioni igienico e sanitarie ottimali. La pizza napoletana  - sottolinea la Coldiretti - dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall'Unione Europea, ma ora l'obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell'identità.


Per questo la Coldiretti collabora alla petizione lanciata sulla piattaforma Change.org insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde per garantire pizze realizzate a regola d'arte con prodotti genuini e provenienti esclusivamente dall'agricoltura italiana e combattere anche l'agropirateria internazionale.

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