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lunedì 22 dicembre 2014

Fondazione Monteparma cede totalità di residua quota di partecipazione in Banca Monte Parma a Intesa Sanpaolo

In data 22 dicembre 2014, la Fondazione Monteparma - assistita dallo Studio Legale Legance e dall'advisor finanziario Business Support Spa di Milano - ha sottoscritto un accordo per la cessione al socio di maggioranza Intesa Sanpaolo S.p.A. della residua partecipazione azionaria (10%) detenuta nella società conferitaria Banca Monte Parma S.p.A. L'accordo è stato sottoscritto anche dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano che, a sua volta, ha ceduto la propria quota (10%).
                     
       La delibera di vendita della quota residua, che fa seguito alla cessione del pacchetto di maggioranza avvenuta nel luglio 2011, è stata presa all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, dopo avere raccolto il parere favorevole di tutti i componenti del Consiglio Generale quale organo d'indirizzo.
                    
        L'alienazione della partecipazione, per un importo di 28,5 milioni di euro, è stata preventivamente autorizzata dal MEF - al quale è attribuita la funzione di Autorità di Vigilanza per le fondazioni di origine bancaria - che ne ha valutato la congruità delle condizioni economiche.
                      
      Per il Presidente della Fondazione Monteparma Roberto Delsignore "si è trattato di una decisione ponderata e inevitabile, in quanto l'investimento nel capitale sociale di Banca Monte Parma è infruttifero dal 2009. A tale considerazione si aggiungono le previsioni di riassetto societario e organizzativo della Divisione Banca dei Territori, contenute nel Piano Industriale della controllante Intesa Sanpaolo, che – di fatto – determinano il superamento delle ragioni per le quali la Fondazione Monteparma aveva deciso di mantenere una partecipazione di minoranza in Banca Monte Parma. Conseguentemente la Fondazione, che è persona giuridica privata senza scopo di lucro, ha avvertito il dovere morale e statutario di dismettere la residua partecipazione nella società conferitaria, in modo da poter ulteriormente diversificare gli investimenti del proprio patrimonio e realizzare quei ritorni reddituali che le permettano di adempiere alle proprie finalità istituzionali.".
                      
      Si ricorda che la Fondazione Monteparma persegue, come da statuto, "scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, nel rispetto delle tradizioni originarie, operando prevalentemente nel territorio della provincia di Parma". In particolare, essa indirizza la propria attività istituzionale prevalentemente al settore "Arte, attività e beni culturali" e, inoltre, ai seguenti settori: "Ricerca scientifica e tecnologica", "Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa", "Famiglia e valori connessi", "Volontariato, filantropia e beneficenza".





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Redazione del CorrieredelWeb.it

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