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lunedì 15 dicembre 2014

GIOVANI E QUOTE ROSA UNDER 40: IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE CREA VALORE E OCCUPAZIONE


Nel distretto del Prosecco Superiore alte percentuali di giovani impiegati nelle aziende: nel 32,9% dei casi essi sono titolari o co-titolari e le donne toccano il 40,7%. Anche nel 2014 si respira ottimismo: l'espansione delle vendite è prossima al 5%   
 
13 DICEMBRE 2014 -. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore crea valore per il territorio di cui è divenuto simbolo e portavoce nel mondo. Lo afferma il Consorzio di Tutela e lo confermano i dati del nuovo Rapporto del Centro Studi del Distretto, relativo all'anno 2013, da cui emerge un alto livello di occupazione giovanile (pari al 45,6% del totale)  e quote rosa che hanno toccato il 40,7%  tra gli under 40 impiegati nelle 170 case spumantistiche della Docg.
Tra gli aspetti più interessanti che emergono dal Rapporto, presentato il 13 dicembre all'Auditorium Distretto del Conegliano Valdobbiadene, a Villa Brandolini, a Solighetto di Pieve di Soligo (TV),  vi è sicuramente la percentuale di giovani, con meno di 40 anni, che ricoprono il ruolo di titolare o co-titolare: essi rappresentano il 32,9% sul totale aziendale. Sempre nell'ambito del personale dirigenziale, il tasso di incidenza dei giovani che ricoprono il ruolo di responsabile export è pari al 47,9%, mentre quello delle attività di direttori commerciali è pari al 21,9%.
Quello del  Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è dunque un distretto che offre opportunità di lavoro ed è un approdo occupazionale anche per coloro che possiedono un alto livello di formazione: la maggioranza delle imprese detiene nell'organigramma aziendale giovani con preparazione universitaria (58,7%). Merito anche della presenza, in quest'area, a Conegliano,  della scuola enologica Cerletti  e della Facoltà di Agraria dell'Università di Padova. 
<<Questi dati ci fanno capire come quella del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore sia una denominazione in cui non contano solo le percentuali di crescita, i fatturati e le esportazioni in continua espansione – afferma il presidente del Consorzio di Tutela, Innocente Nardi -. Nel corso del 2013, la dimensione dell'offerta del Conegliano Valdobbiadene ha raggiunto un valore stimato alla produzione pari a 362,2 milioni di euro e il mercato internazionale dello Spumante Docg ha ottenuto un nuovo massimo con un valore della produzione pari a 132,2 milioni di euro. Dietro tutto questo però c'è un elemento fondamentale: il creare valore per il territorio che si traduce in occupazione, indotto legato al turismo, tutela e valorizzazione dell'ambiente>>.
La sfida del Consorzio di Tutela, è quella di <<competere nel valore>>, una filosofia che accompagna da anni le attività dell'associazione che, in occasione della presentazione del Rapporto, ha analizzato le strategie per il futuro. "Conegliano Valdobbiadene competere nel valore. Quali strategie per un prodotto simbolo del territorio" è infatti il titolo dell'incontro del 13 dicembre durante il quale sono intervenuti: Vasco Boatto, direttore del Cirve e responsabile del Rapporto del Centro Studi e da Giancarlo Gramatica, client service director di IRI, Pietro Laureano, responsabile della candidatura delle colline di Conegliano Valdobbiadene a patrimonio Unesco e Armando Branchini, past president e current member dell'executive team dell'ECCIA, moderati dal direttore del Consorzio Giancarlo Vettorello.
DATI RAPPORTO - Si è fatto il punto sui prossimi obiettivi da raggiungere per uno spumante Docg  che, ancora una volta, si è dimostrato più forte della crisi: nel 2013 la tipologia spumante, che oggi rappresenta più del 90%, è aumentata in valore del 6,6% nel 2013, con un giro d'affari pari a 327,2 milioni di euro.
In Italia il Conegliano Valdobbiadene è cresciuto dell'11,4% in valore e del 10,5% in volume nell'ultimo anno. Negli ultimi 10 anni il trend è stato in costante ascesa: dal 2003 al 2013, infatti, si è registrato un aumento a volume pari a un +72.9%.
Anche i dati Ho.Re.Ca. a livello nazionale vanno in direzione opposta rispetto all'attuale congiuntura economica: +8,9 % in valore e + 7,3% in volume in un panorama generale che vede questo importante canale in calo.
Fuori dai confini i risultati parlano di una denominazione in crescita: l'export  rappresenta una quota del 42% per l'intera denominazione. La Germania si conferma nel 2013 il primo Paese importatore di Spumante Docg a valore con 29,6 milioni di euro.  La flessione pari al 5,9% su base annua è stata compensata da un aumento del livello dei prezzi dell'+1,8%, un  risultato importante se si considera che il mercato tedesco è da sempre molto competitivo. La Svizzera, secondo mercato estero della Docg, ha raggiunto una quota pari a 28,8 milioni di euro. Le esportazioni in questo Paese rappresentano il 21,8% delle vendite all'estero. Molto promettente si presenta poi il mercato inglese, che ha denotato un significativo aumento del valore con un +11,3% su base annua. Oltreoceano gli Stati Uniti si sono collocati, nel 2013, al quarto posto tra i mercati e si sono contraddistinti per una crescita elevata (+11,9% in raffronto al 2012). 
Numeri resi possibile grazie anche all'attività di promozione svolte all'estero dal Consorzio di Tutela che ha messo a disposizione dei consumatori di tutto il mondo una Web Accademy in tre lingue e ha tradotto il suo sito anche in cinese.
ANTICIPAZIONI 2014 - Se dal Rapporto del Centro Studi del Distretto, relativo all'anno 2013, emergono dati positivi, anche nel 2014 si respira ottimismo: secondo il Consorzio di Tutela, l'espansione delle vendite è prossima al 5%, in linea con il trend dell'ultimo decennio, in cui si è registrato un aumento a volumi pari al 80% ed a valore del 88%. 

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