È stato un colpo tremendo per le vittime sapere che la
Cassazione ha chiesto l’annullamento della sentenza d’Appello nel processo Eternit. La condanna a Stephan
Scmidheiny, il magnate svizzero proprietario delle fabbriche di Eternit
condannato a 18 anni di reclusione per disastro doloso permanente ai danni
dell’ambiente, non sarebbe valida in quanto non si può
parlare di disastro nel caso di patologie latenti.
Ad essere indignate soprattutto le vittime dirette di questa
tragedia, ma anche delegazioni da tutta Italia e dall’estero che si sono
mostrati solidali con la parte civile. Allibiti e delusi dopo la notizia della
prescrizione accolta dall’Alta Corte.
È come se, chi avesse sganciato la “bomba” dell’amianto, ora
fosse “trattato con i guanti bianchi” perché è passato troppo tempo e gli
effetti non sono immediatamente visibili. La Cassazione scrive che il reato
sussiste ma si è dovuto «prendere atto
dell’avvenuta prescrizione del reato essendosi l’evento consumato con la
chiusura degli stabilimenti Eternit, avvenuta nel 1986, data dalla quale ha
iniziato a decorrere il termine di prescrizione».
Come se dicessero che nel 1986 con la chiusura degli
stabilimenti cessarono anche le pratiche sotto accusa svolte dal sig.
Scmidheiny, e che i successivi decessi sono solo una conseguenza del reato
ma non parte del reato, che quindi non è
più perseguibile.
Più peso al disastro ambientale quindi, che agli omicidi
(che al 20 novembre dell’anno in corso ammontavano a circa 256 vittime). Di
giustizia e diritto parlano i giudici, noncuranti del fatto che l’uomo non è
stato fatto nemmeno con la capacità di dirigere i propri passi, figuriamoci
quelli di una nazione che è stata vittima per anni dell’egoismo dell’uomo e ne
sta pagando tuttora le conseguenze.
Di sicuro se la terra potesse gridare si unirebbe
all’accorata voce dei familiari che, ad oggi, non possono essere risarciti per
la perdita dei loro cari né dal fondo istituito dall’INAIL per chi è ammalato, né dai 75 milioni di euro
stanziati per bonificare le aree più colpite.
Articolo a cura di Smaltimento Amianto Latina e Smaltimento Amianto Frosinone.
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