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mercoledì 3 dicembre 2014

IL MANAGEMENT OGGI? È CROSS, SELF, CONTENT

Il settimo quaderno della collana Making Weconomy, realizzato e prodotto dalla service design company Logotel, esplora il management attraverso tre dimensioni e ospita contributi di manager, scrittori, ricercatori e designer


Milano 2 dicembre 2014. Cosa vuol dire essere manager oggi? Come un manager deve gestire la complessità del mondo esterno e allo stesso tempo la sua Impresa o la sua organizzazione? Se ne parla nel settimo Quaderno Making Weconomy dedicato alla lettera "M", dal titolo Management: Cross, Self, Content, ideato, progettato e realizzato dalla service design company Logotel, in cui si analizza il management oggi seguendo tre dimensioni.

La dimensione Cross, secondo cui "l'innovazione è di chi riesce a incrociare persone, talenti, discipline, strumenti e canali diversi per aprirsi all'incontro dentro e fuori la propria azienda e individuare strade e soluzioni inedite coerenti con la complessità del mondo contemporaneo", spiega Cristina Favini, Strategist & Manager of Design Logotel nel suo editoriale. Autore di questa sezione è lo scrittore Giuliano da Empoli che, nel suo articolo Contro gli specialisti, pone l'accento sui 'nuovi umanisti' ossia "manager, scienziati e imprenditori che amano stare sulla frontiera tra saperi e discipline". Manager che hanno chiaro che "solo le squadre multisciplinari (…) producono la scintilla che serve per essere protagonisti sul nuovo scenario".  Il mondo cross è esplorato anche da Tiziana Cardile, senior manager e Linda Covino, project designer di Logotel che affrontano la dimensione internazionale e il come "ci abilita a sperimentare nuove sinapsi".

L'universo Self include articoli a cura del Prof. Claudio Ondoli (Direttore Executive MBA Serale Divisione Master di Bocconi School of Management) e Maria Grazia Gasparoni, Educational Director Logotel, tratta la sfida "di creare degli spazi di confronto sia fisici che digitali che diventino dei veri propri canali a doppia via con e tra le proprie persone". Ondoli parla di "consapevolezza manageriale" per evitare che il manager passi "da ruolo di gestione di un sistema a individuo gestito dalla circostanze"e dà indicazioni concrete su come deve fare per recuperare l'efficacia manageriale mirando a: "concedersi tempo per la riflessione, confrontarsi periodicamente con persone che si stimano e trasmettere tramite l'esempio questi due suggerimenti anche ai collaboratori". "Per i grandi solisti c'è meno spazio" – precisa Ondoli – "e ci possiamo permettere sempre meno le inefficienze dovute alla mancanza di collaborazione". Gasparoni punta sul "self management" come allenamento costante per i manager che li porta ad affrontare le cose non "in modo reattivo, ma creativo".

La terza dimensione esplora il mondo del Content attraverso i contributi di Enzo Rullani, Direttore del tLab al CFMT Milano che parla di "un management postfordista e alla ricerca di un nuovo paradigma" e di Simone Colombo, community manager Logotel. Le imprese devono diventare sempre più content provider, abbandonando la comunicazione istituzionale per tornare a progettare contenuti e raccontare storie che descrivano non solo quello che si produce, ma anche e soprattutto "quello che si sa". Nicoletta Bernasconi, responsabile formazione manageriale Intesa Sanpaolo, parla di un nuovo tipo di leadership, "cross generational" che tiene conto dell'incrocio tra le pluralità generazionali. Leadership che deve diventare "aperta, self, orizzontale" per gestire e far coesistere i diversi approcci alla realizzazione dei compiti e alla risoluzione dei problemi che aumentano il tasso di successo nel raggiungere gli obiettivi e trovare nuovi modi di lavorare. La postfazione o meglio il final lap è affidata a Nicola Favini, direttore generale di Logotel: "La situazione attuale impone ai manager la capacità di mettere in crisi vecchi equilibri e trovarne di nuovi ed essere pronti a risbilanciarsi". "Oggi" – chiosa Favini – "viviamo in organizzazioni, muoviamo reti di vendita, parliamo a Clienti, utilizziamo Brand… che abbiamo scolpito anni fa. Tocca ai manager ripensare modalità e strumenti".

Nel Quaderno si parla poi di una quarta dimensione, quella del tempo, cruciale per i manager, e che viene approfondita tramite infografiche, service design tool ed esempi di management innovativi.  Il settimo quaderno della collana Weconomy si inserisce in un progetto di cultura d'impresa che Logotel ha avviato nel 2010 con il libro "Weconomy-  L'economia riparte dal noi" e che finora ha affrontato 12 tematiche, dalla A di Auto-organizzazione alle L di Local. È scaricabile gratuitamente dal sito Weconomy (http://www.weconomy.it/making07/) e può essere letto anche su dispositivi iOS e Android con licenza Creative Commons.


Logotel è la service design company che progetta e accompagna la trasformazione delle imprese in modo collaborativo. 
Con un team composto da oltre 130 persone, ha sede a Milano nei 2.000 mq di spazi dell'ex stabilimento Faema. 
L'azienda ha all'attivo 50 clienti e insieme a loro sta sviluppando oltre 70 progetti. 
Nel 2013 Logotel ha coinvolto oltre 5.000 persone in progetti formativi; ha progettato e gestisce inoltre 29 social e business community che ogni giorno mettono in connessione ed erogano servizi e contenuti a più di 60.000 persone.

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