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venerdì 30 gennaio 2015

IN LIBRERIA IL PRIMO SAGGIO SUI FIGLI DELLA 'NDRANGHETA: "BAMBINI A META'", di ANGELA IANTOSCA


PERRONE EDITORE



presenta



BAMBINI A METÁ

 I FIGLI DELLA 'NDRANGHETA


di



ANGELA IANTOSCA



UN BAMBINO È, PRIMA DI TUTTO, UN BAMBINO.

I FIGLI E LE FIGLIE DEI CAPI DELLA 'NDRANGHETA SONO LIBERI DI SCEGLIERE IL LORO FUTURO?


«Ci sono bambini che sono figli di padri che uccideranno le loro madri, che conoscono il linguaggio della violenza, intuiscono il pericolo, sanno quando è ora di tacere, scappare, sparire».
Angela Iantosca, Bambini a metà


"BAMBINI A META' - I FIGLI DELLA 'NDRANGHETA" (Perrone editore), seconda opera della giornalista Angela Iantosca è il primo saggio mai scritto che affronta il tema dei minori di 'ndrangheta, attraverso le carte, gli incontri diretti, le parole dei pm, dei giudici, degli psicologi e di chi, ogni giorno, si fa carico della responsabilità di far conoscere loro un mondo diverso da quello nel quale sono costretti a crescere.

La prefazione è del Professor Enzo Ciconte (Scrittore, docente presso l'Università Roma Tre e l'Università de L'Aquila, già Consulente della Commissione Parlamentare antimafia).

Della 'ndrangheta, degli uomini e delle donne che ne fanno parte si sa molto di più rispetto al passato. Ma c'0è una grande lacuna, ieri come oggi, e riguarda i figli. Bambini cresciuti in un clima di violenza, omertà e sopraffazione: uno sfondo costante, un destino già stabilito, al quale difficilmente possono opporsi.
Bambini che invece di giocare vanno a trovare il padre nascosto in un bunker, in vece di sbucciarsi le ginocchia imparano a sparare. Bambini che poi crescono e, a 14 anni, non corteggiano le amiche a scuola, ma vengono affiliati con il rito del battesimo per poter diventare futuri uomini d'onore.
Ma come vivono da giovani mafiosi?
C'è chi è affascinato dal potere, chi cresce convinto che sia la violenza l'arma giusta; ma c'è anche chi rinnega la scia di sangue che il proprio nome si porta dietro.
Come aiutarli?
è difficile entrare nei loro pensieri, comprenderne le esigenze, intime necessità e desideri inespressi.
Ma una domanda è d'obbligo: se conoscessero un altro modo di crescere cosa accadrebbe? E che cosa è accaduto a chi ci ha provato?

"Bambini a metà - i figli della 'ndangheta" tenta di dare una risposta a questi interrogativi ricostruendo le azioni del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria (che le ha fornito il materiale) in grado, forse, di riacciuffare queste esistenze a metà.

Cuore del libro gli incontri/interviste con Libero, figlio di una famiglia importante della Calabria, che per un anno è stato inserito in un progetto a Messina con Addiopizzo che lo ha portato a sconvolgere i suoi punti di riferimento e a sognare altro per il suo futuro; Aurora che, sottratta alla sua famiglia, ora vive al Nord con una famiglia che la ama; Francesco Rigitano, che ha conosciuto l'Istituto, il carcere e che a 20 anni ha dato vita al cambiamento, creando una comunità per minori nella Locride; i bambini di San Luca e la sua preside coraggiosa che sta tentando di mostrare loro la bellezza; i ragazzi e la preside del Piria di Rosarno; Don Pino De Masi, che opera da sempre nella piana di Gioia Tauro, suor Carolina, ex braccio destro di Don Puglisi che oggi lavora a San Luca, da sempre al fianco di quei bambini, Don Giacomo Panizza, da 40 anni al servizio dei giovani a Lamezia Terme, Don Luigi Ciotti.


Nota biografica
Angela Iantosca è nata a Latina nel 1978. Laureata in Scienze Umanistiche presso l'Università La Sapienza, vive a Roma. Dal 2003 è giornalista e collabora con diverse testate nazionali. 
Dopo aver realizzato alcuni servizi per "L'Aria che Tira" in onda su La7, da settembre 2014 è inviata de "La Vita in Diretta", in onda su RaiUno.
Ha pubblicato "Onora la madre – storie di 'ndrangheta al femminile" (Rubbettino); il racconto "L'urlo del Leone", nella raccolta "Siria. Scatti e Parole" (Miraggi Edizioni). 


Info Casa editrice
Giulio Perrone Editore
Via Squarcialupo, 14
Roma 

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