Il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann torna a pronunciarsi su quello che si preannuncia come “un taglio lineare della spesa sanitaria” operato dalle Regioni italiane, a fronte dell’esigenza di riduzione dei bilanci: continua ad esser “la filiera (farmaceutica) a pagare il superamento di tetti di spesa sempre meno realistici, ma questa dinamica sta diventando dirompente per il comparto”.
“É davvero stupefacente che dalle amministrazioni regionali in risposta alle esigenze di riduzione dei bilanci si prospetti quello che di fatto è un taglio lineare alla spesa sanitaria” dice il presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann dopo la proposta di non procedere all’aumento di due miliardi del Fondo sanitario 2015 previsto dalla Legge di stabilità.
Non si può non tenere conto di alcuni dati obiettivi, a cominciare dalla sostanziale stasi delle risorse destinate alla tutela della salute negli ultimi anni a fronte però del costante aumento della cronicità e degli oneri che comporta, solo per citare uno dei fattori principali. “Se poi le misure di compensazione si concentreranno, come pare, sulla spesa farmaceutica, siamo di fronte alla riproposizione di una ricetta che ha già dimostrato di non produrre effetti durevoli” prosegue Häusermann.
“É chiaro che alla fine di questo percorso c’è sempre il meccanismo del pay-back, nel quale è la filiera a pagare il superamento di tetti di spesa sempre meno realistici, ma questa dinamica sta diventando dirompente per il comparto vorrei ricordare che dal 2001 il prezzo dei farmaci in Italia è calato del 31% rispetto a una media dei principali paesi UE di circa il 15%. C’è il rischio che si ripeta l’apologo dell’asino di Buridano che morì poco dopo aver finalmente imparato a non mangiare. Ma non c’è soltanto questo: ormai anche le indagini internazionali, come l’Euro Health Consumer Index, segnalano unasempre maggiore insoddisfazione dei cittadini nei confronti dell’SSNrilevando in particolare le difformità regionali e la necessità sempre maggiore di ricorrere al pagamento diretto. Ci auguriamo che, come auspicato anche dal Ministro della Salute, si vogliano finalmente affrontare altri nodi della spesa pubblica”.
FONTE: AssoGenerici
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