Dieci giorni fa 6.150 firme
su Firmiamo.it chiedevano più attenzione verso la caccia di frodo; pochi giorni
fa la sparatoria contro le Guardie Zoofile di Enpa ha riacceso gli animi dando
vita ad un sentito appello al Ministero dell’Interno e alle istituzioni
Solo
dieci giorni fa l’opinione pubblica aveva espresso grande preoccupazione verso
lo scottante tema del bracconaggio con 6.150 firme raccolte su Firmiamo.it per chiedere più attenzione
e controlli verso i cacciatori di frodo, criminali altamente pericolosi tanto per gli animali quanto per
gli uomini.
L’importanza dell’iniziativa è stata tristemente confermata dalla
recente aggressione armata di cui
sono state vittime le Guardie Zoofile di
Enpa nei boschi del Rotaro e una nuova petizione, con già 1.500 adesioni,
chiama in causa direttamente le istituzioni e il Ministero dell'Interno affinché
la situazione venga presa in seria considerazione.
L’episodio
in questione ha visto i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali
appostarsi nel bosco per scovare il padrone del richiamo illegale
“chiamaquaglie”, rinvenuto nella stessa mattinata. Dopo due ore di attesa è
comparso un uomo col volto coperto
e una muta di cani al seguito il quale, senza esitazioni, ha sparato col suo
fucile addosso alle guardie
zoofile sfiorando la tragedia.
Nella petizione, a cui si può aderire cliccando “firma” al
link http://goo.gl/hZGSGq, si legge: “Il fatto che non
ci siano feriti o morti è solo un miracolo, ma una drammatica escalation di sangue e terrore tra i bracconieri e le
Guardie Zoofile Enpa è dietro l’angolo. Firmiamo tutti per chiedere alle istituzioni e al Ministero
dell'Interno controlli più serrati verso i cacciatori di frodo,
criminali che sono pericolosissimi non solo per gli animali, ma anche per gli
uomini. Vogliamo inoltre più
supporto e sicurezza per i volontari delle Guardie Zoofile, veri e
propri eroi che
rischiano la pelle per tutelare gli animali e migliorare questo mondo incivile”.

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