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venerdì 29 maggio 2015

Fatti da sapere sull’Internet of Things Da ANSYS un vademecum su ambiti e contesti dello IoT




Milano, 29 maggio 2015— Si parla molto di Internet of Things, ma spesso non ne è chiara la portata né i contesti a cui si applica questo paradigma. ANSYS prova a fare un po’ di chiarezza con questo veloce vademecum.

“Progettare per l’Internet of Things richiede di integrare sensori, antenne, software di controllo, elettronica avanzata in un prodotto al fine di permettergli di comunicare con persone ed altri oggetti, scambiare dati, magari appoggiandosi ad un cloud”, commenta Carlo Gomarasca, Amministratore Delegato di ANSYS Italia. “I nostri clienti possono contare sulla pluridecennale esperienza di ANSYS nel campo delle tecnologie di simulazione, e su una piattaforma integrata che permette loro di realizzare non solo i singoli componenti necessari per rendere un prodotto connesso, ma anche di metterli insieme e validare il sistema nella sua interezza. L’importanza di quest’ultimo passaggio è fondamentale perchè le performance del sistema possono essere molto diverse da quelle del singolo componente”.

Che cos’è
Internet of Things sta a indicare una rete di oggetti fisici con componenti, sensori e connettività integrati che consentono di comunicare tra loro e con un sistema centralizzato. Non importa quanto complessa è la struttura, le componenti sono sempre tre: gli oggetti, la rete e spesso il cloud, dove risiedono le informazioni.

Chi lo utilizza
Gartner stima che per il 2020 saranno installati oltre 26 miliardi di apparecchi IoT che genereranno un fatturato di 300 miliardi di dollari e un volano economico di quasi 2.000 miliardi di dollari. I principali settori che hanno abbracciato lo IoT sono: automobilistico, aerospaziale e difesa, medicale, automazione industriale, informatica e tecnologia ed energetico. Molti di questi settori sviluppano applicazioni safety critical, il che significa che un malfunzionamento può avere effetti negativi sulla sicurezza degli utenti. Facile intuire cosa possa significare un blocco del software che controlla il motore di un velivolo, un guasto ai sistemi di guida di una vettura senza pilota, o un problema ad un dispositivo medicale che supporta le funzioni vitali di un paziente.

Le sfide
Perché il sistema possa restituire prestazioni ottimali i progettisti devono tenere conto di diversi parametri tecnici, strutturali e regolamentari, spaziando ad esempio dalla durata delle batterie, alla miniaturizzazione, alle regole per il rispetto ambientale fino al rispetto per la privacy.

Come si progetta per lo IoT
Grazie alla simulazione ingegneristica, le aziende riescono a gestire l’enorme complessità dei nuovi sistemi e a progettare per lo IoT migliorando la produttività e la durata dei cicli di progettazione, migliorando l’efficienza energetica e riducendo i costi di progettazione.

Per saperne di più sullo IoT: www.ansys.com/iot   e per seguire gli eventi italiani  http://fareinnovazione.org/i-o-t/

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