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sabato 9 maggio 2015

Festa della Mamma. 5 milioni di italiani regaleranno un fiore. Renzo Marconi (Associazione Produttori Florovivaisti): 'Sceglierlo made in Italy per sostenere il valore e l'unicità della floricoltura nazionale'

 

La festa si celebra in Italia dal 1956. 
Dal 2000 ricorre la seconda domenica di maggio
                                      
9 MAGGIO 2015  - 5 milioni di italiani regaleranno un fiore per la Festa della Mamma: domani è la seconda domenica di maggio e, secondo le stime dell’Associazione Produttori Florovivaisti, un italiano su 5 omaggerà la propria mamma di un fiore.
                                                            
“Una festa comune in molti Paesi del mondo, anche se con origini e cadenze diversificate” dice Renzo Marconi, presidente dell’Associazione Produttori Florovivaisti (As.Pro.Flor).
“La sua storia, in Italia, si collega al monde dei fiori, e la si deve al senatore Zaccari e all’allora presidente – era il 1956 – dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia. Vi fu anche un tentativo di istituzionalizzarla a livello parlamentare (disegno di legge del 1958 Bellisario-Baldini-Restagno-Piasenti-Benedetti-Zannini). Il fiore è dunque l’omaggio più bello: è un simbolo del volersi bene.”

Se fino al 2000 la data era fissa (8 maggio), da allora divenne gradualmente una ‘festa mobile’, che cade la seconda metà di maggio come avviene in molti altri Paesi del mondo:
la si celebra in quella data infatti, oltrechè in Italia, in Australia, Austria, Belgio, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ecuador, Estonia, Filippine, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Islanda, Italia, Lettonia, Malta, Malesia, nuova Zelanda, Paesi Bassi, Perù, Porto Rico, Singapore, Slovacchia, Sudafrica, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Uruguay, Venezuela, Nigeria. Altri Paesi la celebrano con date diverse da febbraio a novembre.

Negli Usa la festa venne ufficializzata dal presidente Wilson nel 1914 (ma ha una consuetudine più antica, dal 1870), mentre essa venne introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria.

“Dalle azalee alle rose, il consiglio è di scegliere un fiore made in Italy, per sostenere la floricoltura nazionale, tra le eccellenze di un’agricoltura che, proprio di questi tempi, sta avendo una risonanza a livello mondiale grazie a Expo 2015. Agricoltura che non solo è alimentazione, ma coltivazione di piante e fiori che sanno dare ai territori un valore aggiunto importante: Asproflor ci crede profondamente e per questo, nel 2007, ha lanciato la prima edizione nazionale del concorso ‘Comuni Fioriti d’Italia’ che, negli anni, ha acquisito un prestigio europeo (grazie alla partnership con il circuito Entente Florale) e mondiale (grazie alla partecipazione, quest’anno per la prima volta, all’International Challenge).

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