Roma, 12 maggio 2015. L’AIPE (Associazione Imprese Pubblicità Esterna) ha ufficialmente aderito all’IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) facendo proprie le finalità stesse contenute nello Statuto.
“Basta con le campagne pubblicitarie sessiste, razziste o che non rispettano i bambini – ha commentato Daniela Aga Rossi Presidente di AIPE
- dobbiamo tornare a valori condivisi della responsabilità sociale
d’impresa e questo passo riafferma il nostro ruolo come mezzo
pubblicitario e il nostro impegno nel garantire la tutela dei diritti
del cittadino in ogni fase dell’intero processo della comunicazione
commerciale”.
L’Istituto
dell’Autodisciplina Pubblicitaria riunisce e rappresenta le aziende che
investono in comunicazione, le agenzie di comunicazione e
pubblicitarie, i consulenti, i mezzi di diffusione e le concessionarie.
L’adesione di AIPE impegnerà, in modo vincolante, tutte le proprie
imprese associate all’adozione e al rispetto del Codice di
Autodisciplina che ha l’obbiettivo di sottolineare il ruolo fondamentale
della comunicazione commerciale e di garantire al consumatore la piena
correttezza sia dal punto di vista etico che normativo.
Aspetti
fondamentali rilevati dal Codice, operativo sin dal 1966, sono la
lealtà della comunicazione commerciale che deve garantire la veridicità,
l’assenza di elementi ingannevoli o fuorvianti e di terminologia
inappropriata, non denigratoria né lesiva dei diritti dei singoli, della
dignità della persona e delle convinzioni morali, civili e religiose.
Inoltre, saranno tutelati i diritti dei bambini e delle donne, con
particolare rispetto dell’ambiente.
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