Indossava una maglietta che raffigura la famiglia.
Questa la ragione dell'aggressione di cui è stato vittima un ragazzo di Roma, il pomeriggio del primo maggio scorso.
Durante un picnic in un parco in zona Tiburtina, il ragazzo è stato insultato e strattonato, a causa della sua t-shirt con il logo de La Manif Pour Tous che rappresenta una famiglia che si tiene per mano.
A denunciare l'accaduto è La Manif Pour Tous Italia, associazione nata con lo scopo di "garantire la libertà di espressione, preservare l'unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà".
Questa la ragione dell'aggressione di cui è stato vittima un ragazzo di Roma, il pomeriggio del primo maggio scorso.
Durante un picnic in un parco in zona Tiburtina, il ragazzo è stato insultato e strattonato, a causa della sua t-shirt con il logo de La Manif Pour Tous che rappresenta una famiglia che si tiene per mano.
A denunciare l'accaduto è La Manif Pour Tous Italia, associazione nata con lo scopo di "garantire la libertà di espressione, preservare l'unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà".
L'aggredito racconta di essere stato circondato da tre persone (due uomini e una donna ), apostrofato e poi spinto a terra. "Questa maglietta te la devi togliere. Sei un fascista, sei un antiabortista e un cattolico integralista", gli hanno gridato contro. Al suo rifiuto, in presenza di testimoni, gli è stata squarciata la t-shirt con violenza.
Secondo la vittima, l'autore del gesto ha affermato di essere "gay e anarchico" e di voler picchiare quanti indossano magliette con quel simbolo.
La Manif Pour Tous Italia si dichiara profondamente scossa dalla brutale aggressione.
"Difendere la famiglia oggi, significa rischiare violenti attacchi personali – afferma Jacopo Coghe, presidente de La Manif Pour Tous Italia -. Quanto accaduto a Roma è un fatto gravissimo, che testimonia la volontà di intimidire chi sostiene un'associazione pro-family come la nostra, che tra l'altro è apartitica e laica. Siamo nati per promuovere la libertà di opinione – conclude Coghe – e per questo minacce e prepotenze non riusciranno a chiuderci la bocca".
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