Milano - Le due regioni contigue del medio Adriatico, ossia Marche e Abruzzo, hanno fatto gruppo nel segno della gastronomia e della tradizione. E la scelta è stata premiata da un successo andato oltre le più rosee aspettative. Un matrimonio che ha accumunato la porchetta marchigiana "pigburger" e gli intramontabili arrosticini abruzzesi. Come scenario l'Expo di Milano dove l'iniziativa ha incassato non pochi complimenti. Interessante la proposta della FBM2 di Peppe Giampietro di Torre de' Passeri che ha presentato una rivoluzionaria tecnologia di cottura sintetizzata nelle "rosticcerie verticali" d'avanguardia che consentono di preparare in maniera superba gli arrosticini forniti dalla ditta Lucci di Elice (Pe). Tale tecnica garantisce la totale assenza di emissione di fumi nel rispetto totale delle regole dettate da Expo 2015. Altro capitolo merita la cucina marchigiana che ha superato se stessa con decine di porchette di produzione tipica strettamente locale a marchio registrato pigburger. Le gustose porchette sono state sfornate con sapiente maestria dallo chef ascolano Giuseppe Rainone ed affiancate da preziosi vini. Il tutto presentato ad una clientela appassionata da guinness visto che ha superato nel corso del giorno 6 settembre la soglia dei 200 mila visitatori. Il precedente limite era fermo ai 180 mila del primo giugno relativamente agli ingressi registrati ai tornelli dell'Expo.
Huiyuan, Ccup China Corporated ed Irlanda del Nord sono stati i padiglioni dove si è celebrata la kermesse della cucina italiana dove Marche ed Abruzzo hanno ricoperto il ruolo di prime donne con il successo certificato proprio dal numero dei visitatori.
Alfonso Aloisi
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