Napoli sfida l'Expo per il record della pizza più lunga.
Oggi per Bruno Vespa lezione di pizza da Rossopomodoro
Il conduttore di Porta a Porta partecipa all'evento e seguirà la lezione di Lidia Bastianich per realizzare la pizza. Domani presentazione del libro "#pizzaUnesco Orgoglio Italiano"
Napoli, 2 settembre 2015 – Tante le sfide per il NapoliPizzaVillage, dalle parole del sindaco De Magistris ieri all'inaugurazione: "Siamo pronti per esportare il format, a fine maggio del 2016 andremo negli States, a New York, per promuovere la pizza e la città di Napoli". Intanto parte la sfida dal Comune di Napoli, in collaborazione con l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, per realizzare la pizza più lunga del mondo.
"Quello dell'Expo è un record che va superato – ha affermato l'assessore comunale alle Attività Produttive Enrico Panini -, la pizza più lunga del mondo non può che essere realizzata dai napoletani perciò a marzo, sul lungomare, sforneremo una pizza di 2 chilometri". L'attuale primato mondiale, decretato dal giudice dei Guinness World Records, è una pizza di 1.595,45 metri e pesa circa 5 tonnellate. Lanciato dunque il guanto di sfida che prevede tempi stretti per la realizzazione come conferma Sergio Miccù, presidente dei Pizzaiuoli: "Un impegno al quale non ci sottrarremo, ma che ci costringerà a un lavoro duro, preparare il record non è cosa semplice".
Oggi invece la sfida si gioca sul filo dei programmi televisivi. Da una parte Bru
no Vespa, conduttore storico del talkshow Porta a Porta di Rai Uno, dall'altra Lidia Bastianich giudice di Junior MasterChef in onda su Sky. Il primo allievo della seconda, visto che il giornalista, presente oggi al NapoliPizzaVillage, prenderà parte alla prima lezione della "Scuola di Pizza di casa Rossopomodoro" (ore 18.30) e poi visiterà il villaggio e assisterà alle finali del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo.
Intanto domani, giovedì 3 alle 18.30 si terrà, nell' area ospitalità del NapoliPizzaVillage, la presentazione del volume "#pizzaUnesco orgoglio italiano" (a cura di Massimo Boddi, introduzione di Alfonso Pecoraro Scanio, Aracne editrice, 2015) e il lancio di "pizzanelmondo.org", la piattaforma web collegata alla campagna mondiale che chiede l'iscrizione dell'Arte dei Pizzaiuoli Napoletani a Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità. Obiettivo ambizioso della World Petition #pizzaUnesco, lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio ad Expo e a New York, è quello di raggiungere, entro l'autunno 2016, 1 milione di firme a livello planetario quando l'Unesco, molto probabilmente, sarà chiamata a decidere.
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