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martedì 27 ottobre 2015

I deputati UE chiedono alla Commissione di monitorare le indagini sulle frodi nelle prove di emissioni dei veicoli

Nella risoluzione votata martedì i deputati chiedono che le frodi nei test sulle emissioni dovrebbero essere verificate approfonditamente e i responsabili sanzionati in maniera appropriata. Il sistema di test di emissioni dell'UE dovrebbe essere rafforzato per garantire che siano rispettati i limiti e che siano individuati rapidamente i veicoli che li superano. I deputati hanno anche proposto di considerare l'idea di istituire un'autorità di vigilanza a livello UE.

I deputati condannano fermamente qualsiasi frode commessa dai costruttori di automobili e deplorano che milioni di consumatori siano sati ingannati. Si rammaricano, inoltre, per il danno alla salute umana e all'ambiente causato dalle eccessive emissioni.

La risoluzione presentata a seguito del dibattito del 7 ottobre scorso, è stata approvata con 493 voti favorevoli, 145 voti contrari e 25 astensioni.

L'attuale scandalo rischia di compromettere l'intero settore automobilistico, uno dei principali fattori di crescita, di innovazione e di occupazione in un gran numero di Stati membri.

Indagare e punire le frodi

I deputati si compiacciono per le indagini sulla manipolazione dei risultati delle prove in diversi Stati membri e in altri Paesi del mondo e sostengono l'invito rivolto dalla Commissione alle autorità di vigilanza nazionali a procedere a controlli approfonditi su un'ampia gamma di marche e modelli di veicoli.

Nei casi in cui siano individuati "impianti di manipolazione", le autorità degli Stati membri dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per porre rimedio alla situazione e applicare le sanzioni appropriate. Inoltre, i deputati chiedono alla Commissione di presentare i risultati di tali indagini al Parlamento entro il 31 marzo 2016.

Rafforzare i test delle emissioni di inquinanti e di CO2

Il Parlamento sollecita la Commissione ad adottare e attuare senza indugio il nuovo ciclo di prova sulle emissioni generate dalla guida in condizioni reali, aggiungendo che mentre ad ora i testi sulle emissioni in condizioni reali sono utilizzati solo per le emissioni di NOx, dovrebbero essere allargati per comprendere tutti gli inquinanti.

Il regime di omologazione vigente dovrebbe essere rivisto, per garantire che le omologazioni e i certificati rilasciati dalle autorità nazionali competenti possano essere controllati in modo indipendente e sottoposti a nuova verifica dalla Commissione e dalle autorità degli Stati membri per richiedere il richiamo di veicoli e la sospensione delle immissioni sul mercato dei veicoli che non rispettano i limiti di emissioni. Chiedono inoltre di prendere in considerazione la possibilità d'istituire un'autorità di vigilanza a livello UE.

Per i deputati, un campione rappresentativo di nuovi modelli, scelto a caso, dovrebbe essere sottoposto a prove su base annua, utilizzando test delle emissioni in condizioni reali di guida per verificarne la conformità con i valori limite fissati dall'UE per gli inquinanti e il CO2. Inoltre è richiesto il miglioramento dei controlli su strada attraverso ispezioni tecniche periodiche.

Tolleranza zero su contraffazione dei test di laboratorio

Per quanto riguarda i test in laboratorio, i deputati chiedono alle autorità nazionali di non mostrare alcuna tolleranza per le pratiche come il gonfiamento eccessivo dei pneumatici, la rimozione degli specchietti retrovisori esterni, la copertura degli spazi tra i pannelli della carrozzeria per ridurre la resistenza aerodinamica, la rimozione di apparecchiature quali l'impianto stereo e l'esecuzione di prove alla massima temperatura ambientale autorizzata.

Procedura: risoluzione non legislativa

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