Un buon modello di testamento olografo deve essere sempre il più semplice possibile, di facile lettura, con una chiara visione della volontà del testatore che non lasci spazio a nessun altro tipo di interpretazioni. Esistono quindi alcune semplici regole da seguire per non rischiare che il proprio testamento venga considerato non valido o parzialmente valido.
Per avere la certezza che il proprio testamento venga considerato come valido, il testatore, utilizzando un qualunque foglio di carta, scrive di suo pugno (senza l’ausilio di nessuno strumento oltre alla penna) le disposizioni per le sue ultime volontà, ricordando sempre di inserire la data del giorno esatto in cui il testamento è stato scritto, e la firma. Bisogna assicurarsi di scrivere l’intero testamento senza utilizzare nessuno strumento, niente macchina da scrivere o computer, ma nemmeno il braille. Infatti l’utilizzo di qualsiasi di questi strumenti può annullare il valore del testamento. La data va inserita sempre e con la forma giorno, mese, anno, mentre invece non è necessario riportare il luogo in cui il testamento è stato scritto. La presenza della data è fondamentale perché in presenza di più di un testamento, farà fede la data, e verrà considerato come valido il testamento più recente. Inoltre, qualora la salute del testatore dovesse venire a mancare, mettendo in questione la capacità di intendere e di volere e per questo, avrà valore l’ultimo testamento scritto quando il testatore era nel pieno possesso di tutte le capacità psichiche. Infine per terminare il testamento, la firma del testatore, va sempre riportata in calce per dimostrare appunto che il testamento è stato scritto dal medesimo. Sebbene sia preferibile firmare scrivendo nome e cognome, ossia il proprio nome di battesimo, in certi casi sono stati riconosciuti come validi anche testamenti con l’utilizzo di pseudonimi e vezzeggiativi, in quanto questi hanno portato a riconoscere il testatore come firmatario del testamento poiché con tali nomi era conosciuta la persona.
Per quanto riguarda le quote di patrimonio che il testatore sceglie di lasciare, è importante che sul testamento queste vengano indicate in maniera chiara certa. Per legge, una quota minima spetta di diritto ai parenti più stretti, e se quindi il testatore non la rispetta, questi hanno il diritto di richiedere la propria quota di eredità, oppure possono rinunciarvi e rispettare la volontà del testatore. Qualora invece, non vi siano parenti stretti, il testatore ha completa libertà di scegliere a chi destinare i propri beni senza vincoli di alcun tipo.
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