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lunedì 2 novembre 2015

Pensioni: Italia maglia nera in Europa per la fiducia dei lavoratori in età pensionabile (Barometro Edenred-Ipsos)

Barometro Edenred-Ipsos: Italia maglia nera per la fiducia dei lavoratori in età pensionabile.
 
I nostri connazionali tra 55 e 64 anni sono i più pessimisti in Europa verso il futuro e sono tra i più insoddisfatti della qualità di vita al lavoro.    

Edenred, leader mondiale nella gestione dei fondi finalizzati per le imprese,  presenta  i risultati della seconda edizione del Barometro Edenred-Ipsos 2015 sul benessere e la motivazione dei dipendenti europei. 

Dallo studio, che analizza soltanto il cluster dei lavoratori tra 55 e 64 anni, emerge che gli italiani sulla soglia della pensione si dimostrano i più pessimisti sia sulla loro attuale condizione lavorativa, che sulle prospettive future.
Nello specifico lo studio, condotto da Ipsos in 14 paesi europei* e promosso da Edenred, rivela che:

Quando pensano agli anni che li separano dalla pensione, gli italiani si sentono i più sfiduciati in Europa (52%) e tra i meno motivati insieme ai cugini d'Oltralpe (55%).





Quando, invece, pensano proprio alla pensione, solo il 20% dei connazionali ha già fatto dei piani e dichiara di percepirla "abbastanza vicina", dato di gran lunga inferiore alla media europea (35%).

Se la pensione appare una chimera, la situazione non migliora osservando il livello di soddisfazione lavorativa degli italiani 55-64enni:

Solo il 37% degli italiani si dichiara felice al lavoro, "conquistando" il terzo gradino del podio dei paesi più tristi, insieme a Polonia e Repubblica Ceca

Riguardo alla qualità della vita sul posto del lavoro, il nostro Paese è penultimo con solo il 25% degli intervistati soddisfatti della propria situazione. Peggio di noi solo gli spagnoli.

E i datori di lavoro italiani si interessano al benessere dei propri dipendenti sulla soglia della pensione? Quasi uno su due (45%) è attento ma non abbastanza da farci primeggiare in Europa dove ai primi posti svetta il Regno Unito (67%) e l'Olanda (65%).

Considerando, infine, il riconoscimento dell'impegno lavorativo, l'Italia si conferma fanalino di coda (46%), appena prima di Polonia e Francia.

*L'indagine è stata  realizzata su un campione rappresentativo di dipendenti di: Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Svezia Polonia, Romania, Turchia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Paesi Bassi.

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