Stazione centrale
Serata conviviale, all’hotel Terminus di
Piazza Garibaldi per il rituale Christmas party e bilancio di fine anno. Ad
accogliere gli ospiti, Antonio Lettera, direttore dell’albergo e vice presidente
della sezione Turismo dell’Unione Industriali. Nel confermare un incremento
delle presenze del 10 per cento in tutta la città, con picchi del 30 per cento
in zona centro e in particolare allo Starhotel Terminus, con una permanenza
di uomini d’affari e turisti di 3-4 giornate, un dato che vede, comunque,
la Campania
al quinto posto tra le regioni italiane.
Il
bilancio di fine anno, nonostante tutto, non è roseo come appare anche per i
manager, operatori turistici e quanti operano nell’accoglienza, riuniti sul roof
garden al settimo piano dell’albergo, quattro stelle, 172 camere, con ristorante
e garage, al centro della città, di fronte alla stazione e al nuovo metrò con
vista sul Vesuvio e il porto.
I
turisti tornano nella città di Partenope baciata dal bel tempo, sostengono in
coro gli esperti. Alberghi e strade affollate nei giorni delle feste natalizie.
Non solo pastori e presepi. Folte schiere di stranieri, giunti in città per
scoprire luoghi e siti sulle orme di illustri personaggi che sul finire del
diciassettesimo secolo rampolli di famiglie aristocratiche inglesi, francesi,
destinati a carriere diplomatiche e scrittori affermati arrivavano nel nostro
Paese per arricchire le proprie conoscenze.
“Il
turismo a Napoli ed in Campania cresce sulle disgrazie altrui e in ogni modo non
è intercettato a dovere – dichiara Ettore Cuccari, presidente Fiavet - visto che
la fetta maggiore si sta orientando verso la Grecia e la Spagna. E il 2016 si prospetta con le stesse
caratteristiche d’incertezza. Quello che
si registra in questi giorni è un turismo al ribasso, legato soprattutto alla
visita ai presepi”.
Il
settore turistico è un comparto strategico per l’economia e, in particolare,
rappresenta una reale sfida per il futuro del Mezzogiorno che mostra una
“naturale” propensione a ricoprire un ruolo centrale all’interno del
Mediterraneo, ad essere il ponte tra l’occidente e l’oriente, in una fase
storica di dialogo interculturale, a tutto vantaggio degli scambi di flussi di
persone e di informazioni tra i Paesi. La regione Campania, al primo posto per
musei, chiese, scavi archeologici, opere d’arte, osannate da Goethe, Shelley,
Canova, Piranesi nel 700; in tempi moderni non si riesce a fare sistema e
decollare. In tutto il mondo sono stati organizzati dodicimila meeting e
congressi. L’Italia s’inserisce al sesto posto nella Top Ten Worldyvide ranking:
number of meeting per country”, avendo ospitato 450 grandi eventi congressuali e
di questi solo 12 si sono svolti a Napoli.
Il
party, organizzato in collaborazione con l’Air Berlin, compagnia aerea che sta
puntando molto su Napoli, come altre linee aeree e la Msc crociere che ha
incrementato gli arrivi nel porto di Napoli e Salerno. L’assessore alla cultura
e turismo, Dino Daniele ha dichiarato: Occorre fare sistema in sinergia tra i
vari attori e promuovere la destinazione Napoli come polo congressuale”.
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