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lunedì 21 dicembre 2015

Christmas party Hotel Terminus Napoli

Stazione centrale

     Serata conviviale, all’hotel Terminus di Piazza Garibaldi per il rituale Christmas party e bilancio di fine anno. Ad accogliere gli ospiti, Antonio Lettera, direttore dell’albergo e vice presidente della sezione Turismo dell’Unione Industriali. Nel confermare un incremento delle presenze del 10 per cento in tutta la città, con picchi del 30 per cento in zona centro e in particolare allo Starhotel Terminus, con una permanenza di uomini d’affari e turisti di 3-4 giornate, un dato che vede, comunque, la Campania al quinto posto tra le regioni italiane.
   Il bilancio di fine anno, nonostante tutto, non è roseo come appare anche per i manager, operatori turistici e quanti operano nell’accoglienza, riuniti sul roof garden al settimo piano dell’albergo, quattro stelle, 172 camere, con ristorante e garage, al centro della città, di fronte alla stazione e al nuovo metrò con vista sul Vesuvio e il porto.
     I turisti tornano nella città di Partenope baciata dal bel tempo, sostengono in coro gli esperti. Alberghi e strade affollate nei giorni delle feste natalizie. Non solo pastori e presepi. Folte schiere di stranieri, giunti in città per scoprire luoghi e siti sulle orme di illustri personaggi che sul finire del diciassettesimo secolo rampolli di famiglie aristocratiche inglesi, francesi, destinati a carriere diplomatiche e scrittori affermati arrivavano nel nostro Paese per arricchire le proprie conoscenze.
       “Il turismo a Napoli ed in Campania cresce sulle disgrazie altrui e in ogni modo non è intercettato a dovere – dichiara Ettore Cuccari, presidente Fiavet - visto che la fetta maggiore si sta orientando verso la Grecia e la Spagna. E il 2016 si prospetta con le stesse caratteristiche d’incertezza.  Quello che si registra in questi giorni è un turismo al ribasso, legato soprattutto alla visita ai presepi”.
    Il settore turistico è un comparto strategico per l’economia e, in particolare, rappresenta una reale sfida per il futuro del Mezzogiorno che mostra una “naturale” propensione a ricoprire un ruolo centrale all’interno del Mediterraneo, ad essere il ponte tra l’occidente e l’oriente, in una fase storica di dialogo interculturale, a tutto vantaggio degli scambi di flussi di persone e di informazioni tra i Paesi. La regione Campania, al primo posto per musei, chiese, scavi archeologici, opere d’arte, osannate da Goethe, Shelley, Canova, Piranesi nel 700; in tempi moderni non si riesce a fare sistema e decollare. In tutto il mondo sono stati organizzati dodicimila meeting e congressi. L’Italia s’inserisce al sesto posto nella Top Ten Worldyvide ranking: number of meeting per country”, avendo ospitato 450 grandi eventi congressuali e di questi solo 12 si sono svolti a Napoli.
   Il party, organizzato in collaborazione con l’Air Berlin, compagnia aerea che sta puntando molto su Napoli, come altre linee aeree e la Msc crociere che ha incrementato gli arrivi nel porto di Napoli e Salerno. L’assessore alla cultura e turismo, Dino Daniele ha dichiarato: Occorre fare sistema in sinergia tra i vari attori e promuovere la destinazione Napoli come polo congressuale”.



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