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martedì 8 dicembre 2015

DON FORTUNATO E IL SUO LIBRO PER LA MISSIONE IN CONGO

GIULIANOVA – Quando una esperienza missionaria si trasforma in una piacevole ed avvincente lettura. Questa la sintesi del libro "Un seme in terra d'Africa" scritto dal padre benedettino don Fortunato Radicioni e corredata da decine di immagini significative. 

Il volume di 125 pagine racconta, con dovizia di particolari inediti, la nascita lo sviluppo ed il consolidamento della missione di Butembo e del monastero di Saint Benoit nella Repubblica Democratica del Congo. Lo scritto narra gli avvenimenti partendo proprio dall'inizio dell'avventura quando "tre monaci benedettini silvestrini, il 21 ottobre del 2006, scesero da un piccolo aereo atterrato all'aeroporto di Butembo". 

Attraverso tante significative testimonianze anche fotografiche, si giunge all'attualità che registra il soddisfacimento di traguardi forse all'inizio insperati. L'arrivo dell'acqua, dell'energia elettrica, della scuola di falegnameria e delle coltivazioni agricole destinate al consumo della piccola comunità sono le pietre miliari di un insediamento fortemente voluto. Don Fortunato ha inteso  realizzare il libro anche per aiutare ulteriormente la missione congolese giacchè il ricavato delle vendite sarà destinato a quella realtà che ha tanto bisogno di aiuto. 

Racconta don Fortunato: "La nostra missione in  Africa è nata probabilmente grazie ad un filo misterioso della provvidenza. Posso dire che monsignor Jean Marie, del dicastero della sanità Vaticana e proveniente da Butembo, ci disse di provare in quella zona del Congo per una sorprendente fioritura di vocazioni maschili e femminili". I primi tempi non furono certamente i migliori per i missionari che all'epoca dovettero avere obbligatoriamente anche contatti con la guerriglia che imperversava in quella zona. 

Racconta don Fortunato: "In occasione di una delle prime visite alla struttura dovemmo attendere cinque giorni prima di poter oltrepassare la linea di demarcazione. Poi prendemmo contatti con il clero locale e gruppi di giovani al fine di portare a conoscenza di tutti la nascita della Fondazione e lo spirito del carisma monastico benedettino-silvestrino secondo la regola dettata da San Benedetto e diffusa dal nostro ordine". 

Ancora don Fortunato: "Un messaggio chiaro: continuazione dell'opera benefica, morale, spirituale ed economica benedettina". Dunque, nel libro viene narrata la storia di una  fondazione che non vuol far perdere le radici della missione avviata e le fondamenta su cui poggia. 

Conclude don Fortunato: "Quanto realizzato in Congo rappresenta un'opera davvero impegnativa e positiva che ha necessità di aiuto e di sostegno per superare le tante difficoltà che si incontrano quotidianamente. Attualmente la struttura missionaria, emanazione diretta del monastero benedettino-silvestrino di Giulianova, è retto in loco da cinque monaci e cinque aspiranti monaci". 

Il libro di don Fortunato Radicioni verrà presentato ufficialmente al pubblico sabato prossimo 12 dicembre 2015 dal giornalista Rai Umberto Braccili in occasione della cena di beneficenza "Solidarietà per il Congo" al ristorante "Il vigneto del Principe" di Giulianova.
                                                                                            Alfonso Aloisi

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