La neve era molto attesa in montagna non solo per sciistica ma anche perché – sottolinea la Coldiretti - la siccita' è cosio grave che nell'ultimo mese si è addirittura innalzato fuori stagione il rischio di incendi nelle zone boschive delle dolomiti dove le zone maggiormente a rischio sono i versanti esposti al sole con erba e arbusti rinsecchiti causa il perdurare dell'assenza di precipitazioni.
I grandi laghi italiani dal Maggiore al Garda fino a quello di Coma sono svuotati per i ¾ con un livello idrometrico vicino al minimo storico del periodo mentre il fiume Po a Pontelagoscuro è al di sotto .di oltre 3 metri rispetto allo scorso anno secondo il monitoraggio della Coldiretti. L'arrivo della neve – precisa la Coldiretti - è importante anche per alcune coltivazioni come il grano secondo l'antico proverbio "sotto la neve il pane".
A preoccupare – continua la Coldiretti - è l'eventuale brusco abbassamento delle temperature dopo che nel mese di novembre e dicembre le massime sono risultate superiori di oltre 2 gradi alla media facendo rigonfiare le gemme delle piante come in prefiorita e rendendole quindi estremamente vulnerabili al freddo. in bassa quota al nord dopo il caldo anomalo che ha sconvolto i cicli della natura con le mimose già fiorite in anticipo di due mesi e mezzo rispetto alla festa della donne ma nei campi ci sono anche primule, viole e cresce l'erba come in primavera.
Per non creare problemi - conclude la Coldiretti - la colonnina di mercurio deve scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero mentre le precipitazioni non devono essere violente per poter essere meglio assorbite dal terreno.
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