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mercoledì 27 gennaio 2016

#statue coperte per Rohani, la rete accusa Renzi e Franceschini

L’hashtag su Twitter viaggia a una media di 860 tweet l’ora ed è stato visualizzato quasi 5 milioni di volte

Non sono bastate le parole di Dario Franceschini (“io e Renzi non ne sapevamo nulla”), per gli italiani è il governo il principale responsabile della copertura delle statue dei Musei Capitolini in occasione della visita a Roma del presidente iraniano Hassan Rohani. Lo sostiene un’indagine del Socialpolitico.it, il primo social magazine che indaga sull’attività 2.0 di politica, istituzioni, influencer e fenomeni sociali.

Il capo della repubblica islamica ha provato a sgonfiare il caso bollandolo come una mera “vicenda giornalistica”, scoppiata in un Paese, l’Italia, che con questo gesto si è mostrato “ospitale”. Ma sui social network il caso continua a tenere banco. Basti pensare che l’hashtag #statue è immediatamente schizzato tra i topic trend italiani di Twitter e viaggia a una media di circa 860 tweet l’ora.

Non solo, il topic ha raggiunto oltre 4 milioni e 100 mila utenti ed è stato visualizzato, complessivamente, almeno 4 milioni e 800 mila volte. Se si considera che, secondo le ultime stime, gli utenti attivi su Twitter in Italia sono circa 8 milioni ne deriva che più della metà di essi ha avuto la possibilità di entrare in contatto con l’argomento. Tra la parole chiave associate più spesso a #statue ci sono “renzi”, “franceschini”, “rohani”, “vedere” e “cultura”. Da ciò si può evincere che il capo del governo e il ministro della Cultura vengono tirati in ballo per la vicenda. Il caso ha stimolato le maggiori testate nazionali: il maggiore influencer ad aver tweetato sull’argomento è stato Skytg24, seguito da Repubblica, Fatto Quotidiano, Stampa e Ansa.

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IlSocialPolitico.it è il primo “social magazine” che indaga sull’attività 2.0 di politica, istituzioni, influencer e fenomeni sociali. Nato da un'idea dei giornalisti Luca La Mantia e Guido Petrangeli, il Social Politico è un portale d’informazione ed un osservatorio sui social media, intesi come i nuovi strumenti di comunicazione politica.

www.ilsocialpolitico.it

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