Il Parlamento europeo ha approvato giovedì una richiesta di istituire un meccanismo di condivisione a livello UE dei dati sulla registrazione di cani e gatti, al fine di combattere il commercio illegale degli animali domestici, spesso mal allevati e a rischio di diffusione di malattie. I deputati hanno affermato che il traffico di animali, inclusi quelli selvatici ed esotici, è sempre più legato alla criminalità organizzata e rappresenta un rischio per la salute pubblica.
TIl Parlamento europeo ha approvato giovedì una richiesta di istituire un meccanismo di condivisione a livello UE dei dati sulla registrazione di cani e gatti, al fine di combattere il commercio illegale degli animali domestici, spesso mal allevati e a rischio di diffusione di malattie. I deputati hanno affermato che il traffico di animali, inclusi quelli selvatici ed esotici, è sempre più legato alla criminalità organizzata e rappresenta un rischio per la salute pubblica.
In una risoluzione non vincolante, il Parlamento invita la Commissione a garantire che tutti gli Stati membri dispongano di un sistema compatibile per la registrazione di cani e gatti e a considerare la creazione di banche dati anche per gli altri animali domestici. I deputati ritengono che tale obbligo ridurrebbe le possibilità di falsificazione dei documenti e aiuterebbe a contrastare il commercio illegale, la tracciabilità dei focolai di malattia e la lotta al maltrattamento degli animali.
Nel testo della risoluzione si evidenzia che, sebbene molti Stati membri dispongano già di sistemi obbligatori per la registrazione degli animali domestici da compagnia, esistono differenze per quanto riguarda il tipo di informazioni registrate e gli animali soggetti a obbligo di identificazione e registrazione.
Lotta al commercio illegale degli animali domestici e selvatici
Il Parlamento chiede misure risolute ed efficaci per contrastare il commercio illegale di animali da compagnia, inclusi gli animali selvatici tenuti come animali da compagnia.
Animali maltrattati vittime del traffico illegale
Nella risoluzione si evidenzia che gli animali da compagnia oggetto di commercio illegale sono spesso allevati in cattive condizioni, hanno avuto una scarsa socializzazione e sono maggiormente esposti al rischio di malattie. Inoltre, il 70 % delle nuove malattie insorte negli esseri umani negli ultimi decenni sono di origine animale
La risoluzione è stata approvata per alzata di mano.
Contesto
Un progetto di legge sulla salute degli animali, concordato in modo informale dai deputati e dai ministri dell'UE nel giugno dello scorso anno, sarà probabilmente votato dal Parlamento in seconda lettura nel corso della sessione plenaria del 7-10 marzo.
Tale legislazione autorizza la Commissione europea a chiedere agli Stati membri di stabilire, ove necessario, una base di dati nazionale degli animali domestici, per assicurare una prevenzione efficace delle malattie e la tracciabilità in tutta l'UE. La legge, inoltre, già prevede l'obbligo di registrazione per tutti i proprietari e i venditori professionali di animali domestici.
Dibattito: giovedì 4 febbraio
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