Gli importanti risultati ottenuti rendono più vicina l'implementazione su scala industriale
San Donato Milanese (Milano),
16 Febbraio 2016 – Versalis (Eni), produttore europeo nel settore dei
polimeri ed elastomeri, e Genomatica, azienda leader nelle soluzioni di
bioingegneria, hanno avviato la produzione in laboratorio di
bio-Butadiene (bio-BDE) da materie prime totalmente rinnovabili. Con il
bio-BDE ottenuto Versalis ha prodotto bio-gomma, nello specifico
bio-polibutadiene (bio-BR).
Si
tratta di un notevole traguardo sia per l'industria della gomma, in
quanto si raggiungono progressi tecnologici e profili ambientali più
sostenibili, sia per la più ampia industria del butadiene, uno degli
intermedi chimici più usati al mondo, che conta oltre dieci milioni di
tonnellate prodotte ogni anno.
Il
successo di questo progetto si basa su un processo innovativo per la
produzione specifica di butadiene a partire da vari tipi di zuccheri,
utilizzati come materia prima al posto dei tradizionali idrocarburi.
Il progetto è stato avviato con la costituzione di una joint venture
tecnologica fra Versalis e Genomatica a inizio 2013. La joint venture,
in cui Versalis detiene la partecipazione di maggioranza, ha
sviluppato un processo completo per la produzione di bio-BDE e ha in
programma di mettere a disposizione la licenza dell'innovativa
tecnologia.
La
joint venture utilizza i punti di forza distintivi e complementari di
entrambi i partner. Versalis e Genomatica hanno individuato insieme
l'1,3-butandiolo (1,3-BDO) come l'intermedio più adatto per produrre
il bio-BDE. Genomatica ha applicato il suo approccio di bioingegneria
"whole-process" per lo sviluppo di un microorganismo capace di produrre
1,3-BDO e consentire la fermentazione, il recupero e le successive
fasi del processo in modo economicamente efficiente e
industrializzabile.
Versalis ha fatto leva sulle proprie capacità di
ingegnerizzazione dei processi e competenze nella catalisi, oltre che
sulla propria esperienza nella produzione di polimeri in generale, per
purificare l'1,3-BDO, deidratarlo e purificare il butadiene ottenuto.
Versalis ha prodotto diversi chilogrammi di butadiene in fermentatori da
200 litri presso i propri centri ricerca di Novara e Mantova e, con
questo, il bio-polibutadiene, la cui polimerizzazione è avvenuta a
Ravenna, attraverso sia catalisi anionica sia con catalizzatore
Ziegler-Natta.
I
primi test effettuati con il bio-BDE e il bio-BR indicano una buona
compatibilità con gli standard industriali. Versalis sta continuando a
testare l'utilizzo di bio-butadiene in altre tecnologie proprietarie
per la produzione di elastomeri e plastiche come l'SBR (gomma
stirene-butadiene), l'SBS (gomma stirene-butadiene-stirene) e l'ABS
(acrilonitrile butadiene-stirene).
Questi risultati dimostrano la vision
comune dei partner sulle potenzialità del progetto: l'accesso a
butadiene da fonti rinnovabili costituisce un vantaggio competitivo e
assicura una materia prima strategica da fonti alternative, contribuendo
allo stesso tempo a promuovere soluzioni maggiormente sostenibili per
le applicazioni a valle nell'industria delle plastiche delle gomme.
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