Un progetto all’avanguardia dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (ASDAA) nella cura dei pazienti oncologici
Milano, 31 marzo 2016 – Cisco annuncia oggi che l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (ASDAA) sta portando avanti con successo un innovativo modello organizzativo e gestionale nella cura dei pazienti oncologici che trova nella tecnologia Cisco TelePresence® un elemento fondamentale.
Si tratta di un progetto di Certificazione della chirurgia oncologica che intende creare reti cliniche provinciali in grado di mettere in relazione tutti i professionisti che trattano patologie oncologiche nei sette ospedali della provincia. Il pilastro di questa best practice è costituito da Gruppi Interdisciplinari di Patologia, detti Tumorboards aziendali, attivi in modalità di videoconferenza grazie alla soluzione Cisco TelePresence.
L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige è nata nel 2007 dall’unione delle precedenti quattro USL di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico e conta ad oggi oltre 9.000 dipendenti, di cui circa 1.000 medici. Prima dell’implementazione di questo progetto, i medici erano soliti comunicare per telefono/fax o incontrandosi presso le diverse sedi ospedaliere per discutere dei casi clinici. Tale approccio risultava però “costoso“ e difficilmente implementabile in ogni ospedale a causa della scarsità di risorse e delle difficoltà di condivisione delle competenze mediche altamente specializzate richieste (es. oncologi, medici, radioterapisti, patologi).
Il Responsabile del progetto di riforma oncologica in Alto Adige, Dott. Luca Armanaschi afferma che “Il tumorboard aziendale garantisce una visione complessiva del paziente oncologico, dopo una discussione tra tutti gli operatori specializzati presenti nei sette ospedali provinciali. La partecipazione in videoconferenza di un team multidisciplinare composto da chirurghi, oncologi, radioterapisti, radiologi, patologi, infermieri e altri specialisti rappresenta un enorme vantaggio per i pazienti e per lo sviluppo delle competenze professionali di tutti gli operatori coinvolti”
“Ogni settimana gli specialisti dei diversi presidi ospedalieri partecipano alla videoconferenza, per condividere le informazioni sui pazienti e sulla loro storia clinica, discutere i risultati degli esami diagnostici e decidere il percorso di cura più adatto per ogni singolo paziente,” afferma il Dott. Haimo Kaser, collaboratore dell’Ufficio aziendale sviluppo clinico e strategico di ASDAA; “Gli interventi chirurgici vengono sempre eseguiti da chirurghi dedicati in centri specializzati, mentre l’eventuale chemioterapia e follow-up vengono garantiti in tutti i sette ospedali provinciali. L’esperienza clinica dei singoli professionisti condivisa settimanalmente in videoconferenza genera anche un valore aggiuntivo per l’intera organizzazione aziendale.”
La Ripartizione Aziendale Informatica, in collaborazione con l’azienda partner TMS Telemedicine South Tyrol Srl, ha interconnesso i sette presidi ospedalieri ed il Servizio Aziendale di Radioterapia usando la tecnologia Cisco TelePresence. Ciascun ospedale dispone di una sala di videoconferenza collegata in rete ed equipaggiata con due monitor da 52 pollici. Inoltre, grazie alla soluzione Cisco Jabber, medici e specialisti possono eventualmente partecipare alle videoconferenze anche mediante i loro dispositivi desktop o mobili.
“Il processo di miglioramento che ha investito l’intero sistema aziendale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige grazie all’utilizzo di una tecnologia nata per favorire lo scambio di opinioni ed esperienze,” conclude Michele Dalmazzoni, collaboration & business outcomes leader di Cisco Italia, “non solo consente ai medici di prendere decisioni più rapide sulla base di informazioni cliniche più accurate e condivise, ottimizza l’uso delle risorse, come il tempo e le attività amministrative, ma soprattutto migliora la qualità clinica garantita ai cittadini: un progresso in cui il risultato supera ampiamente la somma dei singoli elementi.”
ASDAA sta già valutando l’opportunità di estendere l’utilizzo della tecnologia Cisco TelePresence ad altri reparti ospedalieri per altre patologie.
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