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venerdì 4 marzo 2016

Il calore si può contare: la misurazione del calore. Assotermica fa chiarezza

L'obbligo d'installazione non riguarda gli impianti autonomi


Milano, 4 marzo 2016 – In questi giorni, in particolare sul web, si stanno diffondendo alcune informazioni false in merito ai nuovi obblighi di misurazione dei consumi energetici, come previsto dal decreto di recepimento della direttiva europea sull'efficienza energetica (D.lgs 102/2014 del 4 luglio 2014, art. 9 comma 5).

Assotermica, Associazione produttori apparecchi e component per impianti termici, federata ad ANIMA, fa un po' di chiarezza.

La contabilizzazione del calore, la cui utilità è indiscutibile, favorisce il contenimento dei consumi energetici perché permette di evidenziare a ciascuna utenza i propri consumi individuali e conseguentemente indurre a una miglior gestione delle climatizzazione e della produzione di acqua calda.

Differentemente da quanto si legge, tale misurazione del calore non è obbligatoria per gli impianti autonomi mentre è vincolante per i condomini e gli edifici polifunzionali, riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento.

L'obbligo d'installazione da parte delle imprese di fornitura partirà dal prossimo 31 dicembre 2016, salvo situazioni locali specifiche in cui questi obblighi sono già partiti e sarà commisurato a valutazioni di compatibilità tecnica, di efficienza in termini di costi e di valutazione dei risparmi energetici potenziali

Il testo integrale della legge lo si può leggere al seguente link:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/07/18/14G00113/sg



Assotermica - Associazione produttori apparecchi e component per impianti termici - rappresenta 60 industrie produttrici di apparecchi ed impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale.
Un settore che in Italia occupa circa 11.500 addetti e fattura oltre 2.000 milioni di euro, dei quali circa il 54% per l'esportazione.


ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine – Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine – è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 210.000 addetti per un fatturato di 44 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 59% (dati riferiti al pre-consuntivo 2015). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari e per l'acqua; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.




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