Castellabate - Si chiama Simona Mazzeo una delle nuove leve che compongono la lista n.2 " SiAmo Castellabate " che sostiene a sindaco Alessandro Lo Schiavo,il prossimo 5 giugno 2016 . Voglio chiudere con questa figura nuova e "fresca" , perché a chi scrive è piaciuta molto la sua grinta , la sua voglia di far capire che un cambiamento può esserci se lo si vuole, indipendentemente dal voto in ogni cosa.
Nei giorni scorsi ha suscitato alcune polemiche in quanto ha postato sulla sua pagina ufficiale di Facebook un messaggio corredato da foto che la riprendevano nel sito del famoso Hotel Castelsandra . La nota struttura che è stata al centro di svariate e discutibili campagne elettorali per tanti anni , fu sequestrata e affidata al comune che non ha mai provveduto ad una riqualificazione dando anche così posti di lavoro ai giovani del posto. Simona così ha commentato in merito alla sua visita al complesso che sovrasta la collina di San Marco " Passeggiando li sono affiorati interrogativi: come mai nulla di significativo è stato avviato in quella zona e come mai l'argomento viene sempre rispolverato solo in campagna elettorale per poi divenire tabù? Stare li per pochi minuti mi ha fatto uno strano effetto: è come sei in quell'angolo di Castellabate il tempo si fosse fermato a qualche decennio fa. Tutto è immobile eppure meraviglioso nonostante l'abbandono da anni. Ho provato rabbia, nostalgia, stupore! In pochi metri li puoi trovare tutto: piscine, appartamenti, ristorante, sala da ballo, belvedere, area per spettacoli ( li ho fatto il mio primo saggio di danza). L'ho immaginato rianimato, pieno di castellani al lavoro sorridenti e pieno di stranieri felici. Volere è potere!!! Noi vorremmo far risorgere il Castelsandra prendendo contatti con operatori internazionali del turismo affinché possa "avviarsi" l'iter necessario alla sua riapertura o destinazione a centro studi. Perché un posto così non può restare in quello stato e Castellabate deve saperne trarre profitto e occupazione!"
Ma chi è Simona Mazzeo ? Giovane mamma e avvocato molto,preparata su vari fronti?
Prendo in prestito dal sito www.agropolinews.it una domanda e una risposta che secondo chi vi scrive è un chiaro e pulito biglietto da visita di una personalità davvero utile per Castellabate e per la lista di Alessandro Lo Schiavo sindaco .
- Simona Mazzeo si presenti.
“Già cinque anni fa, al mio debutto in politica, decisi di dedicare alcune righe ai miei compaesani per spiegare le ragioni della mia scelta, una scelta che è un puro atto d’amore, di coraggio per Castellabate e per la mia gente. Perciò molti già mi conoscono, ma in rispetto di chi invece non ho avuto ancora il piacere e l’onore di incontrare personalmente, ho deciso di rendere pubblica una sintesi del mio curriculum professionale e di vita. Sono un avvocato, mi occupo principalmente di diritto di famiglia, cui affianco una forte passione per il diritto pubblico. Ho conseguito la lode in tutti gli esami afferenti a tale ambito e mi sono laureata presentando una tesi in Istituzioni di Diritto Pubblico dal titolo “Interesse nazionale, poteri sostitutivi e principio di sussidiarietà”. Laureatami giovanissima ho iniziato subito il praticantato in uno Studio Legale cui ho decido di affiancare l’esperienza del Servizio Civile Nazionale. Anche in quell’occasione ho voluto dare concretezza alla mia indole di “cittadino attivo” candidandomi al ruolo di Delegato al Servizio Civile Nazionale” e sono stata eletta. Ciò ha consentito di farmi portavoce degli interessi dei volontari della mia Regione in ambito nazionale partecipando ad incontri in tutta Italia, alla Marcia per la Pace ad Assisi accanto ad esponenti di tutte le fazioni politiche. Ho seguito un “Corso di perfezionamento e aggiornamento in diritto dell’ambiente e dei beni culturali”, organizzato presso la Provincia di Salerno, superando a pieni voti l’esame finale. Grazie a tale corso ho perfezionato le mie conoscenze su diritto dell’ambiente, sviluppo sostenibile, strumenti di pianificazione, piani di protezione civile, Vas e Via, Agenda 21 locale, normativa comunitaria e ciclo dei rifiuti in Campania. Ho superato l’esame di avvocato subito dopo il biennio di tirocinio e accanto all’esercizio della professione ho deciso di dedicarmi all’altro ambito che mi appassiona da sempre ovvero la comunicazione. Dopo aver collaborato con diversi quotidiani e riviste, ho iniziato la mia esperienza nella redazione televisiva di Sole Tv, l’emittente regionale con sede a Castellabate che mi ha portato a trattare da vicino problematiche socio politiche del territorio grazie ai vari format che proponevamo al pubblico e di cui in buona parte ero anche autrice. Mi sono raffrontata anche in tale occasione con rappresentanti della politica nazionale e locale per comunicare al pubblico le problematiche esistenti e le soluzioni possibili. Dopo la candidatura di cinque anni fa, dove ho avuto un ottimo risultato nonostante fossi alla mia prima esperienza politica ed in una lista fatta di soli volti nuovi, ho continuato ad esercitare la mia professione di avvocato senza trascurare l’interesse per le problematiche locali ed ho costituito con amici l’Associazione “Marsili Comunicazioni” con sede a Castellabate che è poi divenuta editrice della rivista “L’Editoriale del Cilento”, mensile di politica, costume, turismo e ambiente, dando perciò al mio comune anche un organo di stampa. In passato ho fatto parte attivamente della Pro Loco, rappresentandone gli interessi anche a Barcellona in occasione del Forum Euromed 2010, dove abbiamo studiato per un Mediterraneo senza divari tra nord e sud, insieme alla figlia dell’allora presidente e ho fatto parte di altre realtà associative come Obiettivo Castellabate. Ciò premesso in estrema sintesi, sono in primis e soprattutto la madre di due meravigliose bambine a cui vorrei garantire un futuro migliore in uno dei posti più belli del mondo, Castellabate. Perché Siamo Castellabate”.
Marco Nicoletti Diritti riservati 2016 ©
Foto dal profilo FB di Simona Mazzeo
Fonte news dal sito www.agropolinews.it
Brava e preparata, ma forse non molto sul tema castelsandra soprattutto se da la colpa all amministrazione uscente ecco il perche:
RispondiEliminaOmissione di atti di ufficio. Questo il reato contestato all’ex sindaco di Castellabate Costabile Maurano, e agli ex assessori ai lavori pubblici Marco Di Biasi e Giuseppe Russo. Nell’inchiesta figura anche un ex assessore deceduto lo scorso anno. • Nei loro confronti è stato emesso un avviso di garanzia, notificato in questi giorni dalla guardia di finanza di Agropoli, agli ordini del maggiore Raffaele Perrotta, che ha condotto l’indagine sotto la direzione della procura di Vallo della Lucania. Il reato fa riferimento al mancato abbattimento delle 25 villette ritenute abusive, realizzate nell’ambito del complesso alberghiero Castelsandra, il complesso edilizio confiscato alla camorra e successivamente entrato a far parte del patrimonio comunale. I beni giá nel 2001 sono entrati nella disponibilitá del Comune che elaborò il progetto di abbattimento per le strutture abusive. Il progetto fu finanziato dalla Regione con uno stanziamento di circa 600.000 euro. Ma dal 2004 fino alla fine della legislatura capeggiata da Maurano, la demolizione dei manufatti non è stata effettuata. Pertanto, terminata la fase preliminare delle indagini, la Procura di vallo della Lucania ha disposto la notifica degli avvisi di garanzia. E’ il 1974 quando il Comune rilascia una concessione edilizia in localitá "Piano Melaino", a San Marco di Castellabate, a una coppia di belgi. Negli anni ’80 il passaggio di proprietá: sul demanio civico sorgono 25 residence e altri ampliamenti non autorizzati. Il tribunale di Napoli confisca l’hotel nel 1992, perché un socio è collegato a un clan del vesuviano, e nel 2001 l’Agenzia del demanio consegna l’immobile al Comune. La gara d’appalto per la demolizione-riqualificazione, nel 2007, la vince una Ati di Padova per 294.100 euro. • Nel mezzo una serie di ricorsi presentati dalla societá proprietaria, e contro ricorsi del Comune, che hanno contribuito a rallentare l’iter relativo alla demolizione dei manufatti abusivi.