LA STORICA FONTE BERGAMASCA DEDICA ALLA MOSTRA 1 MILIONE DI RETROETICHETTE
Bergamo, maggio 2016 – L’eccellenza è made in Bergamo. Acqua Bracca, storica fonte bergamasca di acque minerali, abbraccia l’arte di Evaristo Baschenis, tra i più noti protagonisti del panorama pittorico del Seicento, che la Fondazione Credito Bergamasco porta in mostra a Palazzo Creberg (Largo Porta Nuova 2) a Bergamo dal 6 al 27 maggio 2016 con l’esposizione “Baschenis, ritorno a Palazzo”.
Occasione
unica per riscoprire da vicino alcune delle opere più entusiasmanti del
pittore nato a Bergamo nel 1617, che Acqua Bracca ha scelto di
valorizzare mettendo in commercio, dall’inizio di aprile, bottiglie con
una retroetichetta dedicata a due soggetti:
- Cucina con rami e serventeolio su tela, 94x134,5 cm, collezione privata
- Piatto di mele, un rametto di rose e una mela su uno stipoolio su tela, 41x50 cm, collezione privata
Un dono speciale sulle bottiglie da 1 litro, per un totale di 1milione di retroetichette sulle tavole degli italiani in stile Baschenis.
«Da
sempre sosteniamo le eccellenze locali, lo facciamo perché siamo
convinti che siano queste che rendono più forte e coeso un popolo.
Stretto intorno a tutte le sue peculiarità: dalle materie prime, come
nel nostro caso, alla cultura, come accade per le opere portate alla
vista del grande pubblico dalla Fondazione Credito Bergamasco, in prima
linea nella valorizzazione artistica e identitaria del territorio.
Impegno per il quale, da bergamaschi, non possiamo che dire “Grazie!”» - ha dichiarato Luca Bordogna, AD Bracca SpA.
«I
quadri di Baschenis raccontano di una quotidianità fatta di nature
morte, di cucine e strumenti musicali, tanto definiti nei dettagli che
sembra di poterli toccare. Una quotidianità che ben si lega a quella
delle tavole degli italiani a cui parlano le bottiglie di Acqua Bracca,
portando un messaggio di salute, data l’alta qualità delle sorgenti, e
di benessere anche culturale, vista la nuova e veste con cui si
presentano. Vorrei quindi ringraziare il Gruppo Bracca per la
collaborazione culturale ormai collaudata, partita con la mostra
internazionale di Palma il Vecchio per la quale sono stati preziosi
supporter e divulgatori, e rafforzata con il tempo grazie alla comune
attenzione per l’arte e la cultura. Inoltre, ringrazio tutti i
collezionisti che hanno scelto di mettere gratuitamente questi
capolavori a disposizione del pubblico, rivolgendo un “grazie”
particolare al proprietario dei dipinti riprodotti sull’etichetta delle
bottiglie che non ha chiesto alcuna royalty per la riproduzione» - ha commentato Angelo Piazzoli, segretario generale Fondazione Credito Bergamasco.
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