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lunedì 2 maggio 2016

Mercato immobiliare italiano: i russi "asso-piglia-tutto"

Il mercato italiano è tornato ad essere al centro di interessi internazionali per numero di investimenti e di investitori. 

MATTONE INTERNAZIONALE E INVESTITORI RUSSI: NELL'ULTIMO QUINQUENNIO I RUSSI HANNO ACQUISTATO CIRCA 30.000 IMMOBILI IN ITALIA

 

Milano, 02 maggio - Il Bel Paese è al centro di dinamiche immobiliari internazionali. È questo quanto emerge dal confronto LIVE tenuto su RETV.it, la web tv dedicata al Real Estate italiano, condotta da Diego Caponigro esperto di digitale nell'immobiliare e Gerardo Paterna, blogger e consulente immobiliare, che ha visto come protagonisti Paolo Bellini, già Presidente di ANAMA, Strategic Advisor di Gabetti, Presidente IRA (International Russian Association) e Laura Valente, Sales manager di OPISAS, società immobiliare inglese che propone investimenti immobiliari negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.

 

L'immobiliare si globalizza e molti stranieri tendono ad acquistare con maggiore frequenza in Italia. 

In particolare, un segmento importante di piccoli investitori russi insegue il sogno del mattone al caldo sole italiano, in zone paesaggisticamente apprezzabili, ma non necessariamente nella rosa delle località "VIP". 

Regioni come Puglia, Calabria e Liguria, ad esempio, sono oggetto di forte interesse da parte della media borghesia russa.

 

IRA opera in Italia come centro servizi e di collegamento tra gli oltre 600 intermediari professionali e una molteplicità di investitori russi: "nell'ultimo quinquennio i russi hanno acquistato circa 30.000 immobili in Italia e l'interesse resta altissimo, nonostante la forte svalutazione del rublo" afferma Paolo Bellini, che prosegue "il cliente tipo si è evoluto, adesso i clienti russi sono divisibili in tre grandi classi: l'oligarca, le società di investimento quotate a 5/6 milioni di euro e che sono interessate a realtà commerciali e residenziali possibilmente a reddito, ed infine la classe della borghesia media. Il russo si è sempre mantenuto attivo in questi anni, oggi l'acquisto medio è di 160 mila euro, e le compravendite si aggirano attorno a 30 mila da quando esiste l'IRA."

Il mercato italiano è ricco di opportunità, non a caso infatti l'IRA, insieme allo storico marchio GABETTI, ha 28 agenzie in apertura in Russia che gli permetteranno di avere una presenza fisica per gli investimenti internazionali.

 

Diverso invece è l'approccio di OPISAS, che desidera, anche attraverso i 500 agenti immobiliari convenzionati e grazie ad un accordo con FIAIP, proporre al risparmiatore italiano l'opportunità di un investimento ad alta redditività e a basso impatto fiscale, aspetti che giocano un ruolo chiave in un'Italia ancora incapace di politiche fiscali e di tutela della proprietà coraggiose. 

"Nel 2013 c'è stato un incremento degli investimenti italiani all'estero. Nel 2014, su 45.800 transazioni, il 77% erano immobili ad uso investimento, nel 2015 c'è stato un ulteriore incremento del 5%, arrivando a 48.000 transazioni sul mercato immobiliare estero. Gli Stati Uniti nello specifico sono tra le prime tre destinazioni che l'investitore italiano guarda" afferma Laura Valente.

 

La vivacità di queste iniziative sta attirando l'interesse di molti consumatori anche grazie all'attività degli agenti immobiliari desiderosi di ritagliarsi nuovi spazi, conquistare mercati più dinamici e lasciarsi alle spalle una crisi durata davvero troppo.

 

 

RETV è la web tv dedicata al Real Estate italiano. 

Nata nel 2015 con l'obiettivo di far conoscere i volti, le aziende, i nuovi progetti e le dinamiche di questo settore, vitale per il sistema paese, si è da subito connotata per un taglio friendly e non convenzionale, abbattendo formalismi ed etichette e riportando i ruoli e le attività ad un livello di comune comprensione. 

L'obiettivo di ogni puntata, è creare valore informativo tangibile per il pubblico. 

RETV è molto apprezzata dagli agenti immobiliari che sono una componente importante della comunità di interesse che si sta costruendo a supporto del format.





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