(Santorso – Vi, 02.04.2016) Il Comune di Santorso inaugura il nuovo Parco Rossi:
lo storico giardino - sorto tra 1865 e il 1884 dal sogno
dell'imprenditore Alessandro Rossi e dal progetto dell'architetto
Antonio Caregaro Negrin - riapre oggi rinnovato, con un sistema di
visita user-friendly all'avanguardia e altamente fruibile in autonomia e
in sicurezza. Il primo parco accessibile, multimediale e multimodale,
dove storia e innovazione si incontrano. L'intervento è stato reso
possibile grazie a un progetto dell'amministrazione comunale
cofinanziato da Regione Veneto nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)
che ha previsto interventi di carattere strutturale – la realizzazione
di un percorso accessibile e illuminato con un nuovo impianto che
permetterà di valorizzare il parco anche attraverso attività serali – e
culturale, con la realizzazione di contenuti multimediali che guideranno
il visitatore alla scoperta del Parco. L'importo complessivo dei lavori
realizzati è di 220.000 euro.
Il progetto è stato presentato stamattina nel corso di una conferenza stampa a cui sono intervenuti il Sindaco di Santorso Franco Balzi, il direttore tecnico di lavori, l'architetto Renzo Priante, il presidente de La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale Carlo Presotto, per il network Make it easy- progettazioni per l'accessibilità l'architetto Sophia Los e la sociologa Diana De Tomaso, e l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Santorso Giuseppe Bravo.
L'inaugurazione si terrà sabato 8 maggio alle ore 18. Il parco sarà aperto già dalle ore 16. Sarà
sufficiente portare con sé uno smartphone o un tablet (meglio se con
caricabatterie o power bank), un paio di auricolari, scaricare la App
dal sito www.ubiika.com/app
connettendosi alla alla rete wifi gratuita. E poi, lasciarsi guidare da
ARAC, il bestiolo fantastico che accompagnerà tutte le tappe come una
bussola. In alternativa, solo nella giornata di inaugurazione, sarà
possibile partecipare alle visite guidate che si terranno ogni 30
minuti, utilizzando le cuffie wireless disponibili sul posto. Sono due
le opzioni di visita del nuovo Parco Rossi: "Filo d'Arianna", un
sentiero sicuro e accessibile a tutti, che assicura magia e comfort;
"Labirinto", un percorso a tratti sicuro e a tratti sconnesso, per
esplorare, perdersi e ritrovarsi. Per informazioni sull'evento contattare l'Ufficio Cultura del Comune di Santorso allo 0445 649 510.
Parco
Rossi è ora pronto a svelare la sua natura, la sua storia e i suoi
segreti, mettendosi in scena con una modalità innovativa e poetica: un
viaggio narrativo multisensoriale in 19 tappe, integrato con un sistema
di comunicazione accessibile e progettato secondo i principi del
design for all,
per un'esperienza adatta a tutti: bambini, adulti, anziani, stranieri e
persone con disabilità motoria e sensoriale. Un'esperienza insieme
visiva, tattile e uditiva. E' possibile percorrere i sentieri con ruote o
a piedi, grazie ad un intervento infrastrutturale che ha reso il parco
accessibile, nei limiti e nel rispetto del sito, assicurando una
mobilità agevole e in sicurezza. Così si potrà trovare sempre la
modalità giusta per le proprie esigenze, e vivere un'esperienza inedita
che farà emergere l'anima di questo giardino storico, dallo stile
eclettico, dove antico e moderno si fondono.
Un parco magico - Parco Rossi è un giardino romantico situato alle pendici del monte Summano.
È l'elemento cardine di un sistema complesso che comprende la villa con
relativo parco, a monte, e il podere modello, a valle. Fondato da
Alessandro Rossi e progettato dall'architetto Antonio Caregaro Negrin
tra il 1865 e il 1884, è tra i principali esempi di "parco paesista" del
nord Italia. Già dall'ingresso si viene accolti da una visione del
laghetto circondato da una serie imponente di piante secolari ed
esotiche, che creano un
ambiente magico e fantastico. E, proseguendo, si incontrano tutti gli
elementi tipici del giardino ottocentesco: vialetti sinuosi,
architetture rustiche, evocazioni archeologiche, giochi d'acqua, masse
arboree esotiche e autoctone, composte con spettacolare maestria, per creare un insieme pittoresco in grado di affascinare e di stupire.
Un parco in scena - Il
percorso si compone di 19 racconti audio tematici – Storia, Acqua,
Alberi – che accompagnano l'esplorazione del parco sotto forma di una
guida multimediale fruibile con smarthphone o tablet. In prossimità di
ogni tappa si riceveranno sul proprio dispositivo i relativi contenuti:
sarà suffciente premere play per ascoltare i racconti e vedere i video.
Il tutto è reso possibile grazie ad un sistema tecnologico di bluetooth beacon disseminati
lungo il percorso e una app disponibile in italiano, inglese e LIS
(Lingua dei segni italiana). Il risultato: un viaggio a tappe fatto di
racconti che sussurrano storie, come ad esempio quella del taxodium, una
particolare specie di alberi che inviteranno il visitatore ad
ascoltarli e ad esplorarli con le mani; oppure il laghetto, l'elemento
chiave del parco, che ne raccoglie le acque e svelerà come "scolpire" un
paesaggio;
o ancora quella di Alessandro Rossi, l'imprenditore a capo della più
importante industria laniera dell'epoca, giovane e visionario.
Un parco per tutti - Grazie
ad un sistema di comunicazione integrato e multisensoriale, Parco Rossi
è oggi uno spazio accogliente e inclusivo, dotato di un sistema di
comunicazione accessibile, integrato e progettato secondo i principi del
design for all, ossia altamente fruibile da
parte
di tutti: bambini, adulti, anziani, persone con disabilità motoria o
sensoriale. All'ingresso, una mappa di orientamento tattile, parlante e
grafica accoglierà i visitatori offrendo informazioni sul luogo,
istruzioni per la visita multimediale e informazioni di sicurezza.
L'approccio applicato è stato di tipo multimodale: testi semplici e
facilmente comprensibili, scrittura in Braille e un codice qr per la
fruizione del testo in formato audio; una rappresentazione grafica del
sito realizzata con un disegno grafico visivo e tattile con stampa a
rilevo e un dispositivo bluetooth legato alla App Ubiika per la
fruizione della mappa in formato audio e video in LIS (lingua dei segni
italiana). Una gamma differenziata di opzioni di fruizione, dunque, che
assicura a tutti un'esperienza multisensoriale ottimale.
ARAC, la guida del parco - Per
orientare meglio i visitatori nell'esplorazione del parco, è nato ARAC,
un bestiolo fantastico che sembra spuntato da un bestiario ottocentesco
e che, come una bussola, indica il luogo in cui ci si trova lungo le 19
tappe del percorso narrativo, segnalando i punti di interesse. Infine,
sono state installate due segnaletiche di sicurezza per indicare un
tratto in pendenza e quindi ad accessibilità limitata per la fruizione
con sedia a rotelle o con difficoltà motorie.
Credits
Il progetto è stato ideato e coordinato dal Comune di Santorso e l'importo complessivo di € 220.000,00 è stato cofnanziato all'80% da Regione Veneto nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
Gli interventi all'interno del Parco Rossi sono stati progettati e
coordinati dall'architetto Renzo Priante. Il progetto drammaturgico è
stato realizzato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. La comunicazione multisensoriale è stata curata da Make It Easy - Progettazioni per l'accessibilità.
"Oggi tagliamo un traguardo importante – ha commentato il Sindaco Franco Balzi
- risultato di un lavoro che ha visto collaborare tanti soggetti, non
solo in questo ultimo anno e mezzo di progettazione e realizzazione, ma
fin da quando è nata nella nostra comunità la volontà di valorizzare la
villa e il parco. Un progetto che ha richiesto passione, tenacia e cura,
e una squadra con competenze diverse, in grado di coniugare la
ricchezza naturale del parco con le nuove tecnologie che da oggi lo
rendono pienamente godibile. Perché un intervento pensato tenendo conto
delle persone disabili, come quelle ospitate negli anni dalla
Cooperativa Nuovi Orizzonti, diventa un'opportunità per tutti. Oltre al
cospicuo intervento finanziario erogato dalla Comunità Europea
attraverso la Regione, non dimentichiamo il tassello del privato sociale
del territorio, sia in termini economici che di cura del parco. E,
naturalmente, l'impegno del nostro insostituibile ufficio tecnico e
dagli amministratori che hanno presidiato il progetto e condiviso le
fatiche di questo anno e mezzo di lavoro".
"Questo parco è stato progettato come un I-pad – ha spiegato Renzo Priante
-: c'è tanta tecnologia, ma questa è invisibile e il parco è semplice
da utilizzare, tale da preservare il più possibile l'aspetto dell'800.
Un risultato raggiunto grazie ad una progettazione attentissima. Alcuni
esempi: sono state posate tubazioni per quasi 1,5. Abbiamo realizzato
quasi 0,5 km di percorsi accessibili a tutti, con una pavimentazione
che, come prima, è in ghiaino, ma garantisce una maggiore stabilità, con
griglie di plastica riciclata invisibili per evitare il dilavamento.
Così il parco, apparentemente immutato, è ora più facile da percorrere
anche su ruote. Dal punto di vista dell'illuminazione, per non
disturbare la fauna notturna ed evitare problemi di inquinamento
luminoso sono state posate 80 lampade con la sola funzione di segna
passo: dei puntini luminosi grazie ai quali il parco rimarrà buio, ma
sarà possibile riconoscere la strada da percorrere e non perdere
l'orientamento. Per la comunicazione, per evitare l'invadenza di troppe
segnaletiche si sono usate reti immateriali, che fanno capo a dei pali
bianchi progettati da noi con funzione di punti informativi. E per
camminare al buio, o per chi non può utilizzare la vista, sui sentieri
compaiono delle assi rigate con funzione di tattili".
Il compito del teatro è raccontare storie – ha commentato Carlo Presotto
– e da alcuni anni, in collaborazione con un'equipe multidisciplinare
di esperti di comunicazione su vari livelli e grazie ad un particolare
tipo di tecnologia, stiamo facendo sperimentazione sulla drammaturgia
dei luoghi per raccontarne le storie latenti. Così, i visitatori, da
semplici spettatori diventano attori protagonisti di uno spettacolo
diffuso in 19 scene, quasi un'opera di resistenza poetica, con la
libertà di comporre, a partire dalla mappa di benvenuto, la propria
particolare drammaturgia".
L'impegno del nostro network – ha spiegato Diana De Tomaso
- è stato di rendere fruibili a tutti i contenuti teatrali e narrativi
del parco. Per fare questo siamo partiti dall'accoglienza e dalla
comunicazione riguardo al sistema di visita multimediale. Abbiamo
progettato una mappa di orientamento che ha 3 livelli di informazioni -
sul luogo, sulla visita multimediale e sulla sicurezza – espressi in 3
codici – visivo, uditivo, tattile - e in 3 lingue – italiano, inglese e
Lis (lingua italiana dei segni), interpretata da attori madrelingua per
restituire l'aspetto emozionale delle drammaturgie. Un prodotto
veramente all'avanguardia: il 2° in Veneto nel suo genere e realizzato
in Francia. Un prodotto multimediale pensato per includere le persone
con disabilità ma che, perché no, può diventare un gioco divertente per
tutti, sperimentando col braille o con il Lis. Un sentito ringraziamento
va al Comune di Santorso, per questo impegno e per la sensibilità
dimostrata: perché l'handicap esiste solo laddove il progetto non ne ha
tenuto conto. Sono le barriere che fanno esistere la disabilità: così,
se cominciamo a progettare per l'inclusione sociale e l'abbattimento
delle barriere, avremo un mondo senza disabili".
"Come l'emersione del bestiolo Arac dalla pianta del parco fa parlare il luogo – ha continuato Sophia Los
- così la costruzione una narrazione interna al parco restituisce alle
persone un coinvolgimento emozionale che genera un rapporto affettivo
con il parco e attiva la cura e il rispetto per il luogo. Il progetto di
Carlo Scarpa alla Querini Stampalia di Venezia lasciava entrare l'acqua
alta, cosicché , invece di innescare una difesa, questa diventata un
una parte espressiva e un atto poetico. Allo stesso modo Parco Rossi
diventa un osservatorio climatico perché è disegnato a seconda della
piovosità. Visto che siamo ai piedi del Summano e che il Comune di
Santorso fa anche parte di un tavolo di lavoro per la gestione idrica,
questa è una strategia che non nasconde semplicemente il pericolo
dell'acqua ma rende i cittadini consapevoli di come funziona il suo
ciclo. Questa è la dimostrazione di come un parco storico diventa
attuale. Il sistema complesso in cui è inserito, con la villa e il
podere, è molto innovativo e diventa interessante per un pubblico molto
ampio, interessato non solo alla storia e alla natura, ma anche
all'economia e all'architettura sostenibile, per un turismo diffuso che
funziona anche al di fuori delle città.
"L'obiettivo è stato raggiungo e anzi superato – ha commentato Giuseppe Bravo
- grazie ad una squadra eccezionale: dagli uffici che hanno
intercettato il bando, a quelli che hanno realizzato il progetto che poi
ha ottenuto il finanziamento, a tutti i progettisti, a La Piccionaia, a
Make It Easy, alla Cooperativa Nuovi Orizzonti. Un progetto che ha
lavorato con l'abbattimento delle barriere sulla parte strutturale del
parco, ma che ha reso accessibile il percorso fino Municipio, al Museo
Archeologico e alla Casa del Custode, dove presto verrà istallato un
ascensore. Questa è la dimostrazione che le cose possono funzionare
anche in un piccolo Comune se a lavorare è una grande squadra".
Informazioni per il pubblico
Parco Rossi – Via Santa Maria (Santorso, VI)
ingresso libero - l'iniziativa si terrà anche in caso di pioggia.
telefono 0445 649570
www.parcorossi.it
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www.CorrieredelWeb.it
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