A
Piacenza una giornata di studi in collaborazione tra Gaiotto e Università,
mercoledì 29 giugno 2016
Mondo
accademico, istituzionale e industriale a confronto per capire come “domare”
l’intelligenza artificiale, al fine di restituire competitività alle imprese italiane
l’intelligenza artificiale, al fine di restituire competitività alle imprese italiane
Non basta un robot superintelligente per restituire
competitività alle imprese italiane: deve essere anche utilizzabile. Produttori
e utilizzatori di macchine di ultima generazione si confronteranno sugli
scenari dell’Industria 4.0, mercoledì 29
giugno, a Piacenza, in occasione
dell’incontro intitolato “Le realtà
produttive in Italia nell’era 4.0: scenari e prospettive delle linee
automatiche adattative”. Obiettivo: “addomesticare” i robot per renderli
realmente utili allo sviluppo industriale.
La giornata di studi, che vedrà la partecipazione di
rappresentanti del mondo accademico, industriale e istituzionale, si aprirà
alle ore 9.30 nella nuova sede di Gaiotto, azienda del Gruppo Sacmi, che
sviluppa sistemi di automazione autoapprendenti, capaci cioè di imparare
dall’uomo e ripetere lo stesso comportamento.
I lavori proseguiranno alle 10.30 presso la Residenza
Gasparini dell’Università Cattolica di Piacenza, aperti dai saluti del Sindaco Paolo Dosi, del Sottosegretario
all’Economia On. Paola De Micheli,
del Presidente Sacmi Imola Paolo
Mongardi e di Pietro Cassani, DG gruppo SACMI.
Il dibattito, moderato dal Prof. Cesare Fantuzzi del Dipartimento
di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia,
metterà a confronto i punti di vista di gruppi industriali diversi: Franco Mutti (Parmalat), Robero Zuffada
(Siemens), Paolo Griffa (FCA) e Pietro Cassani (Sacmi). Filo conduttore
dell’incontro: capire quale valore aggiunto possa rappresentare la robotica
nella filiera produttiva.
Il sistema produttivo, infatti, si trova in una fase di
profonda trasformazione: termini come "Internet
of Things", "Cloud manufacturing" o "pervasive computing" stanno diventando sempre più
comuni nella progettazione e pianificazione del settore industriale e
logistico.
L’Industria 4.0 mette a disposizione delle aziende avanzate
tecnologie per l'acquisizione, l’elaborazione delle informazioni, e il
tracciamento del prodotto. Ma spesso tali tecnologie restano inaccessibili
all’impresa medio-piccola. Più che dalla barriera del costo, la scarsa
propensione ad investire in robot altamente flessibili deriva dalla scarsa
capacità di utilizzo.
E’ questa l’ultima barriera da abbattere per restituire
competitività al Made in Italy: mantenere il know how dell’intelligenza artificiale in Italia rappresenta una
delle più grandi sfide per il sistema Paese.
Il passo successivo è quello di
renderla accessibile a tutti, diventando punto di riferimento a livello
internazionale come “domatori” di robot. Ruolo per cui Gaiotto è già pronta a
candidarsi.
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