Rendere
omaggio al maestro Paolo Salvati, artista e pittore espressionista,
punto di riferimento per l’arte del Novecento italiano (e non), con un evento espositivo che si svolgerà nel
centro storico della sua amata Roma. A Palazzo Valentini (via IV Novembre,
119/A) giovedì 7 luglio, dalle 17.30 alle 19.30, avrà luogo nella Sala delle
conferenze “Mons. Luigi Di Liegro” L’Espressionismo tra colore e sapore,
Vita e opera di Paolo Salvati (1939-2014), a cura dell’Istituto Europeo Politiche Culturali Ambientali.
Interverranno,
in qualità di relatori, Andrea De Liberis (Storico dell’Arte, Expertis),
Ivo Lenci (collezionista di opere d’arte e imprenditore), Andrea
Salvati (figlio del Maestro Paolo Salvati).
Patrocinato
dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione
Lazio, dal Comune di Roma, l’evento intende ricordare un personaggio di spicco nel
panorama culturale della Città Eterna, indimenticato e indimenticabile, a due
anni dalla sua scomparsa.
Artista
completo – pittore, ritrattista, miniaturista, liutaio per chitarra classica da
concerto e restauratore su base lignea in oro e argento in foglie – scevro da
formalismi accademici, Salvati ha
dedicato tutta la sua vita all’arte, dimostrandosi un uomo sempre al passo con
i tempi, ancorato ai valori tradizionali ma capace di adattarli allo spirito
del contemporaneo. E proprio per questo, a tutt’oggi inimitabile.
I
suoi tre dipinti particolarmente significativi, esposti per l’occasione a Palazzo Valentini, sono opere che hanno
lasciato il segno nella storia dell’arte moderna e contemporanea, nazionale ed internazionale; si tratta di quadri che veicolano un messaggio profondo, in grado di far vibrare le corde dell’anima e, al tempo stesso, collocarsi come punto di riferimento nell’odierno scenario culturale.
Eloquente, in questo senso, Pietra Blu (1973) che raffigura quel percorso esistenziale dell’uomo che da sempre lotta contro le difficoltà da superare, il pianto, il dolore, le fatiche… Per questo l’opera è, e si fa, poesia come nei versi di Eugenio Montale letti da Salvati: “La poesia non ha un momento in cui nasce ma è lì da sempre come una pietra”.
Albero Blu (1982), invece, rappresenta l’uomo e la sua speranza, quella fiduciosa attesa che aiuta a superare le asperità della vita mentre Isabò (2010) è la prima etichetta originale della Serie Unica, dipinta per la Linea Donna Paola, dedicata alla bottiglia d’autore: un soave connubio tra arte del colore e sapore della nostra terra.
Dalle prestigiose cantine dell’azienda agricola Zaccagnini, di Staffolo (Ancona), nasce infatti un Brut Riserva Charmat Lungo che evoca suggestioni di gusto e aromi preziosi: una cuvée creata dalle native uve Verdicchio e da un equilibrio tra gli internazionali Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay. Una bottiglia che si fa opera intrisa di significato, sia simbolico sia artistico. Una precisa traduzione figurativa del concetto di arte e di vita che esprime l’estro unico dell’autore attraverso la posa della donna.
A celebrare l’estro di Salvati ci sarà anche la musica del Maestro Giulio Meschini, docente presso l’Accademia Musicale Clivis, che eseguirà un pezzo inedito per chitarra classica.
Si ringrazia per il supporto la Galleria Wikiarte di Bologna, una realtà giovane e dinamica del panorama artistico contemporaneo. Uno spazio espositivo nel quale la libertà di espressione, tra materia e colore, trova la sua collocazione ideale.
Info: www.paolosalvati.it
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