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sabato 25 giugno 2016

Pandora Tv. No alle bombe nucleari in Italia Per la sicurezza, la sovranità, la legalità


UN'APPELLO DI PACE DAL MONDO LAICO E CATTOLICO ITALIANO

Sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire le attuali B61 installate dagli Usa in Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia.

 La B61-12 non è una semplice versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare. Ogni singola bomba ha una testata con quattro opzioni di potenza selezionabili: può così svolgere la funzione di più bombe. La potenza media della B61-12 equivale circa a quella di quattro bombe di Hiroshima.

A differenza della B61 sganciata in verticale sull'obiettivo, la B61-12 viene lanciata a distanza e guidata sull'obiettivo tramite una speciale sezione di coda.

Sono in corso test per dotare la B61-12 della capacità  di penetrare nel terreno prima di esplodere, distruggendo i bunker dei centri di comando e altre strutture sotterranee in un attacco nucleare di sorpresa.

Queste sono le nuove bombe nucleari Usa destinate anche all'Italia. Foto satellitari – pubblicate dalla Federazione degli scienziati americani (Fas) –mostrano che a tale scopo sono già state effettuate modifiche nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre.
Secondo le ultime stime della Fas, gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180. Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano le B-61, destinate ad essere sostituite dalle B61-12.
Una cosa comunque è certa: le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.

In questa cornice il Comitato No Guerra No Nato insieme agli altri organizzatori del Convegno di Prato, Pax Crhisti, Mosaico della Pace, Unione Suore Domenicane S Tommaso D'Aquino, Comunità Le Piagge e gli altri partecipanti al Convegno, lancia un appello a tutti i parlamentari italiani e ai rappresentanti delle istituzioni elettive, alle associazioni e ai partiti,  che chieda al governo italiano di rispettare il trattato di non proliferazione delle armi nucleari.



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