CASTELLABATE - Non sono passati nemmeno due mesi dalle elezioni del 5 giugno 2016 . All'indomani della riconferma del gruppo uscente guidato dal sindaco Costabile Spinelli, il capogruppo di minoranza Alessandro Lo Schiavo disse " saremo e faremo una opposizione ferma e leale per il bene del nostro territorio e se ci saranno buone proposte le valuteremo e le potremo appoggiare " . Oggi 20 luglio 2016 a leggere il manifesto firmato a firma dei 4 del gruppo di minoranza pare lontano quel pensiero comune per il bene di Castellabate, ora i lorsignori mettono da parte ( anzi sotto i piedi) il bene "comune" per mandare allo sbaraglio e nel caos un'intera comunità. Alla faccia del "bene comune" . Si ci sono delle indagini in corso e la corte dei conti deve esprimersi ma sono questi i detti organi a poter emettere una sentenza su cui poi magari un sindaco deve valutare. Almeno la legge rispettatela fino ad un processo e un finale giudizio . Ma queste sono mie considerazioni ( di chi scrive) C'è la presunzione di innocenza e va appurata. Ma chi ci guarda da fuori ( turisti compresi) ma che idea avranno? che idea si da ? dove si trova oggi l'unità comune? E mai possibile che per una poltrona , una lurida poltrona si arriva a screditare e gettare nel fango un'intera comunità che ha a valanga espresso il proprio voto a favore di una parte politica ?
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA.
Marco Nicoletti
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